Ancora donne uccise per mano di uomini che le credono oggetti di loro proprietà. Ancora violenza, ancora uomini che non accettano la fine di una relazione. Ancora giovani donne morte. Non possiamo tacere di fronte all’ ennesimo femminicidio, il 26esimo da gennaio ad oggi. È difficile capire cosa passi nella testa di chi uccide, ma è difficile pensare che si possa trattare di amore, a meno che non sia un amore ossessivo, quasi patologico. Un uomo che ama davvero non solo non è in grado di torcere un capello a una donna, ma spesso non sopporta neppure di alzarle la voce contro.
La violenza psicologica è quella presente maggiormente nei casi di denunce per maltrattamenti. Chi ama non isola,non rende prigionieri di una vita non propria. Chi ama deve essere costruttore della libertà di una donna e non il suo carceriere. Come giovani democratici e soprattutto giovani donne non possiamo tacere. Il nostro impegno è quello di aiutare tutte le donne che subiscono atti di violenza a denunciare quanto accade. Per questo esprimiamo solidarietà per gli eventi accaduti in tutta Italia e promettiamo che saremo in prima linea certi che la strada da percorrere è quella proprio della denuncia : denunciare è un atto di coraggio e non di vergogna.
Raffaella Lombardo
Vicesegretaria GD Federazione Metropolitana RC – Delegata a Terzo Settore e Associazionismo