di Simona Ansani
<<La attuazione della normativa sul randagismo ha riconquistato l’attenzione delle cronache locali e nazionali. Un problema purtroppo annoso e noto, costantemente sottolineato da cittadini, associazioni animaliste e politici a livello locale e nazionale>>. E’ ciò che ha dichiarato in una nota Piero Fassino, presidente dell’Associazione dei Comuni italiani (Anci), <<in tema di benessere animale è ormai avvenuta una profonda trasformazione culturale, a livello nazionale ed europeo, che le politiche a livello nazionale e locale stentano ancora a riflettere. Abbiamo normative nazionali, regionali e regolamenti comunali estremamente avanzati, ma sono ancora molte le criticità nella fase di implementazione. La Legge sul randagismo è un esempio emblematico: estremamente avanzate le norme, gravemente carente l’attuazione>>.
E così, l’Anci è <<da tempo coinvolta in iniziative su questo fronte. Nel 2014 ha realizzato un importante Protocollo d’intesa con Federsanità, Fondazione Prelz ed Enpa, per promuovere una sinergia fra la rete dei Comuni italiani e le associazioni animaliste attive nel settore e in grado di offrire un fondamentale contributo in termini di esperienza concreta. Su temi come quello del randagismo gli amministratori locali sono interessati ad adottare i provvedimenti e le politiche più adeguate, nel quadro delle legislazioni regionali. In questo senso andrà certamente il mio impegno, in qualità di presidente dell’Anci di proseguire e rafforzare il lavoro di coordinamento anche istituendo un Tavolo che faciliti l’elaborazione di linee guida che permettano l’armonizzazione dell’attuazione concreta di quanto previsto dalla Legge 281/1991>>.