di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un vero e proprio dossier di oltre quaranta pagine, indirizzato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio, per formulare, con dovizia di particolari, cognizione di causa e indicazione del reperimento delle risorse necessarie, alcune proposte fondamentali per lo sviluppo dei servizi di trasporto ferroviario in Calabria, con particolare riferimento alla fascia ionica.
E’ quanto ha realizzato una ricca rete di associazioni e soggetti istituzionali denominata “Ferrovia Ionica Bene Comune”, che sta organizzando, per venerdì 30 settembre una grande manifestazione regionale chiamata “L’assalto al treno” per ribadire l’importanza del rilancio della linea ferroviaria ionica e che sarà seguita, nel mese di ottobre da analoga iniziativa di rango regionale.
Ma addentriamoci negli interessantissimi contenuti del dossier tecnico preparato, tra gli altri, dal docente universitario della “Mediterranea” di Reggio Calabria Domenico Gattuso, da sempre in prima linea nella difesa dei servizi pubblici in questa terra difficile, con particolare riferimento alla tutela della ferrovia ionica.
In premessa, i sottoscrittori scrivono che “Ci rivolgiamo a Lei, Signor Ministro, perché sia riconsiderata l’ipotesi di tagliare le risorse ad un settore non solo vitale per milioni di cittadini, ma dal quale l’economia potrebbe trarre grande impulso”.
Insomma, una vera e propria inversione di tendenza, rispetto a quanto sta accadendo da qualche lustro, e che il dossier tecnico richiama efficacemente. “La strategia FS in atto, in effetti, sembra – è scritto nel dossier – da una decina di anni mirata ad impoverire i servizi, con la conseguenza di disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi dei tagli in rapporto alla domanda decrescente di mobilità. Si chiudono le stazioni e si lasciano al degrado; si utilizzano treni vecchi, sporchi, soggetti a frequenti guasti; si squalificano i servizi (corse soppresse senza preavviso, mancanza di coordinamento, ritardi, ecc.); si vessano i viaggiatori (assenza di informazioni, multe pesanti, zero assistenza); si riduce perfino la manutenzione ordinaria dell’infrastruttura e dei veicoli, determinando rischi crescenti in termini di sicurezza per viaggiatori e ferrovieri”.
Ma poteva andare ancora peggio, se non fosse stato per l’impegno e la protesta delle associazioni di utenti. Perché come ricorda il dossier “Si è tentato di minare l’infrastruttura sulla linea ferroviaria Reggio Calabria – Taranto, operazione non riuscita per la pronta mobilitazione delle nostre associazioni, di tanti sindaci, e della popolazione ionica. Era previsto nei programmi di RFI che entro dicembre 2014 numerose stazioni venissero declassate a fermate mediante la soppressione dei binari di precedenza ed incrocio e relativi apparati di segnalamento, impedendo di effettuare manovre tipiche (incroci tra treni in senso opposto, precedenze tra un treno più veloce che “supera” uno più lento, ecc.), riducendo così la potenzialità di linea e determinando un prevedibile allungamento dei tempi di viaggio. Nei fatti simili azioni rendono il trasporto ferroviario assolutamente ed assurdamente perdente nei confronti dei mezzi su gomma, autobus ed autoveicoli privati”.
E poi “Negli ultimi tre anni la nostra Regione ha perso oltre 700 posti di lavoro nel comparto ferroviario, sull’altare di un falso efficientismo, non rimpiazzati in altri settori”.
Tutte queste considerazioni preliminari servono per introdurre i contenuti della proposta vera e propria da rivolgere al Ministro Del Rio.
“Abbiamo organizzato – è scritto nel dossier tecnico – decine di manifestazioni negli ultimi due anni, con partecipazione crescente di cittadini, associazioni, rappresentanze sociali, amministratori pubblici, e avviato una petizione popolare che ha già raccolto migliaia di firme cartacee e on-line; nella petizione rivolta al Presidente della Regione Calabria ed a Lei, nella qualità di Ministro dei Trasporti, sono individuati 10 obiettivi di fondo che sono oggetto di rivendicazione collettiva da oltre 3 anni. Sono oltre 60 le associazioni, decine i sindaci, e molteplici le rappresentanze di categoria, che hanno già dato formale adesione alla petizione di cui sopra e sostengono attivamente la campagna di mobilitazione in atto”, tenuto conto che “Il 27 gennaio 2016, Signor Ministro, Lei ha presentato pubblicamente un provvedimento di grande rilievo, richiamato dai media come «la cura del ferro», necessaria per affrontare le emissioni di smog provocate dal trasporto, «la prima strategia» sulle possibili contromisure per la riduzione delle emissioni inquinanti e la mobilità sostenibile”.
Quindi, si passa all’elenco delle proposte:
“Chiediamo:
- A) Ripristino integrale dell’operatività dei binari di stazione inibita da RFI in corrispondenza di numerose stazioni;
- B) Interventi di manutenzione straordinaria finalizzati a migliorare l’esercizio, la sicurezza, l’integrità della via ferrata ed incrementare la velocità di transito”.
Per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza, si ricorda che “In questi anni la Regione ha perso molto in termini di accessibilità; una ventina di treni interregionali sono stati soppressi fra il 2010 e il 2013: 2 Intercity, 4 Intercity Notte, 5 treni Espresso, 7 Treni Espresso Cuccetta, 2 Treni Interregionali verso la Puglia. Una vera falcidia. Le conseguenze sono state micidiali”. Pertanto “Si ritiene necessaria una drastica inversione nelle strategie di sviluppo del trasporto ferroviario. Chiediamo in particolare:
– la possibilità per gli utenti regionali di servirsi anche dei treni IC all’interno del territorio calabrese, senza pagamento di sovrapprezzi;
– la salvaguardia dei due treni notte rimasti (InterCity Notte 784-785 Palermo/Siracusa-Milano e 794/795 Reggio Calabria – Torino PN), correggendo distorsioni incomprensibili di esercizio: ad esempio la coppia di ICN 794/795 Reggio Calabria – Torino PN via Bologna/Milano in senso sud-nord effettua regolare fermata al mattino a Bologna Centrale, mentre in senso opposto, il treno non fa fermata;
– il ripristino di almeno due coppie di treni InterCity Notte, uno lungo il versante tirrenico, l’altro sul versante ionico, diretti a Milano;
– il ripristino di collegamenti di qualità (IC o Rapidi) da Reggio Calabria a Bari, con due coppie di treni sull’itinerario Reggio Calabria-Paola-Sibari-Bari, e due coppie integralmente sull’itinerario ionico;
– l’offerta di due coppie di treni a lunga percorrenza IC a servizio della costiera ionica calabrese (Reggio Calabria – Torino; Reggio Calabria – Venezia);
– la predisposizione di un servizio a prenotazione di assistenza per rendere accessibile il treno a persone con disabilità o in carrozzina”.
Non va meglio per il trasporto pubblico locale, per il quale i sottoscrittori del dossier formulano precise e sostenibili proposte: “ Chiediamo al Ministero di intervenire per sostenere la Regione Calabria attraverso:
- A) Il finanziamento dell’acquisto di 15 treni regionali di ultima generazione;
- B) Predisposizione ed attuazione di un piano di esercizio che si traduca in un rilancio del trasporto ferroviario su standard di qualità europei”, aggiungendo che “Occorre dunque porre fine inoltre alla competizione fra ferrovia e autolinee, entrambe le tipologie di servizio pubblico dovrebbero risultare coordinate, integrate, complementari, evitando la sovrapposizione di itinerari e di corse, in particolare lungo il corridoio costiero, accrescendo i servizi minimi diretti alle comunità dei paesi interni. Occorre inoltre che il Contratto di Servizio in Calabria sia adeguato su standard europei e soggetto a controllo da parte del Ministero” e ricordando che “Le stazioni della linea ionica sono state per oltre un secolo dei luoghi socialmente attivi. Luogo di incontro e di vita, luoghi di scambio merci, luoghi curati e impreziositi da servizi utili (fontanelle, bar, edicole, servizi igienici, spazi verdi); posti al centro dei paesi, spesso adiacenti a piazze importanti, rappresentavano una sorta di biglietto da visita accogliente per i viaggiatori o i turisti. Oggi esse appaiono luoghi orribili, ovvero non-luoghi, siti urbani di cui vergognarsi. Le stazioni lasciate senza presidio sono 110 su 118 (93%)”.
Non mancano idee di grande fascino e prestigio, che, se realizzate, contribuirebbero in maniera efficace alla valorizzazione del nostro territorio, perché come ricorda il dossier “Da parte di numerose associazioni è stata avanzata la proposta di dichiarare la Ferrovia Ionica patrimonio dell’umanità in sede UNESCO con la denominazione di “Treno della Magna Grecia” (da Siracusa a Taranto) per contribuire a esprimere il potenziale economico di un territorio pregevole in termini paesaggistici, culturali e turistici. In effetti, la ferrovia attraversa numerosi centri di interesse archeologico quali Reggio, Locri, Kaulon, Crotone, Sibari, Taranto”.
La lunga e dettagliata relazione si conclude con un vero e proprio budget di spesa, con qualche indicazione delle risorse reperibili.
“Nell’insieme .- è scritto nel dossier – , ad una prima sommaria stima, gli interventi proposti richiedono un investimento dell’ordine di 500 Milioni di Euro. Distribuiti su un quinquennio, si tratta evidentemente di una somma non rilevantissima, specie se paragonata ai rilevantissimi investimenti destinati al Nord Italia.
Si potrebbe procedere attraverso il recupero e la rimodulazione dei fondi dell’Accordo di Programma stipulato fra Regione e Ministero della Coesione a fine 2011 (80 Mni Euro) per la elettrificazione di una non ben definita tratta ionica (il progetto non è mai stato elaborato dalla Regione Calabria)”.
Fin qui una (estrema) sintesi del documento, che vi consigliamo di leggere integralmente dopo averlo cercato nel web, magari aderendo ai seguenti gruppi facebook.
https://www.facebook.com/groups/365442091915/?fref=ts
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Ciò che conta, ora, è che ci sia una partecipazione massiccia e convinta alla manifestazione del 30 settembre, perché nulla è più “bene comune” di un trasporto pubblico efficiente e conforme agli standard europei. Il professore Gattuso è persona di impareggiabile preparazione, serietà e credibilità. Dimostriamo, da calabresi, di non demeritare l’impegno per la collettività da parte di una mente brillante come la sua!