DALL’ASSESSORE COMUNALE ISIDORO NAPOLI, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO QUANTO SEGUE:
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Lunedì15/ settembre alle ore 11,00,si terrà nella piazza antistante la Stazione delle Ferrovie,a Marina di Gioiosa Ionica,una manifestazione in difesa della linea ferroviaria ionica,aggredita da un piano di ristrutturazione nazionale di riordino dell’intera rete ferroviaria che prevede lo smantellamento di circa 5.000 Km di rete in campo Nazionale,di cui 500 Km solo in Calabria,la linea ionica per l’appunto. La manifestazione è una delle occasioni,per i cittadini della Locride,per costringere,il mondo politico e le classi dirigenti,a discutere uno dei tanti temi che riguardano la nostra terra. Giorni fa ho provato a sollecitare un candidato del PD alle primarie(…ma ci sono poi le primarie ..??)a riferire sul tema in una manifestazione di propaganda .Durante l’intervento conclusivo,il “candidato” ha eluso la domanda.Incalzato alla fine della manifestazione ha affermato che il tema riguarda il “governo nazionale”.Così come riguarderebbe il “governo nazionale” un’altra questione,strettamente legata alla prima : La Città Metropolitana di Reggio Calabria
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Le Città Metropolitane sono uno strumento di governo dalle ampie e robuste competenze….(sic!)
le funzioni sono le stesse che avevano le Province,con qualche piccola aggiunta e senza alcuna risorsa aggiuntiva
Il Sindaco del Capoluogo diverrebbe Sindaco Metropolitano (eletto solo dai cittadini del Capoluogo,gli altri se lo tengono,che piaccia o no)
Lo stesso Sindaco Metropolitano assegnerebbe deleghe ai componenti di un consiglio al quale hanno diritto a partecipare solo i Sindaci dei Comuni con una popolazione sopra i 15.000 abitanti (in provincia di Reggio la minoranza)ed i rappresentanti delle Unioni dei Comuni.Unica esperienza in tal senso sarebbe quella della dei Comuni della Valle del Torbido.
Nel confronto con il resto d’Europa si comincia ad individuare la stortura di una legislazione che punta non certo,o almeno non solo,ad una ricomposizione territoriale delle autonomie locali,ma appaiono evidenti delle incongruenze che rispondono a logiche che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini e della riforma dell’architettura istituzionale del Paese.
Da uno studio del CENSIS si nota come in Europa siano in tutto 10 le “Città Metropolitane”o meglio le Città che,rispondendo a determinate caratteristiche,richiedevano uno status speciale.
In Italia,giusto per marcare le differenze,fino a questo momento,la Legge Delrio,ne ha previste 13.
Fino a questo momento,perchè altre ne potranno sorgere nelle Regioni a statuto speciale ed altre in corso d’opera.Vedremo.
Sono stati individuati,nell’ambito dei Paesi Europei,dove queste esperienze sono state avviate,una serie di criteri che consentono di individuare un’ “area metropolitana”
-dimensioni fisiche e demografiche (oltre 1.5 milioni di abitanti)
-alta densità abitativa
-concentrazione attività produttive
-stretta interdipendenza tra nucleo centrale ed hinterland.
-il 15% della Popolazione dell’hinterland si reca ogni giorno,per ragioni di lavoro,alla città capoluogo
il CENSIS ha analizzato sette Paesi Europei(tra cui la Francia,la Germania e la Gran Bretagna) e con queste caratteristiche ve ne sono 31 di aree metropolitane. In Italia,corrispondono a questi requisiti Roma,Milano,Torino e Napoli.
Nessun paese Europeo,infine, impone dall’alto il modello.Per ciascuna realtà viene individuato il modello specifico che corrisponde alle specificità del territorio in questione.
Basta guardare agli altri Paesi per rendersi conto che ogni caso ha avuto una sua specifica maturazione. Nello stesso Stato coesistono sistemi diversi per le diverse Città(vedi Francia dove la soluzione adottata per Parigi non ha nulla di simile a quella adottata per Marsiglia e Lione che hao delle caratteristihe molto simili alle nostre Unioni dei Comuni)
Nella Legge di riordino delle Province,la Legge Delrio,per molti casi, mancano le dimensioni demografiche,manca il sentimento ma soprattutto manca il dibattito locale. Quest’ultimo è l’aspetto più sconcertante della vicenda.
Si rischia di arrivare ad un appuntamento di estrema importanza per i governi locali,senza avere ben chiaro cosa accadrà.
Nella nostra realtà, il rischio di andare al buio all’appuntamento con il nuovo Ente con questi connotati di gestazione e nascita,dovrebbe suscitare,quantomeno,un dibattito di approfondimento.Di sicuro una assunzione di responsabilità da parte di quei “Partiti” che gareggeranno per la conquista del Governo della Regione. E comunque una più attenta partecipazione degli Amministratori Locali,i Sindaci in testa.
Dicevo all’inizio di questo intervento che il tema dei trasporti è strettamente collegato al tema della “Città Metropolitana”.
Una delle competenze del nuovo Ente sarà la viabilità,che insieme ai trasporti rappresenta una delle criticità più pesanti della nostra area.
Il 15% dei cittadini della Locride e della Piana di Gioia Tauro (circa 30.000 Persone),
rappresentando parte dell’hinterland della nuova “area metropolitana”,dovrebbero potersi muovere e spostare quotidianamente per raggiungere il capoluogo.Ogni commento potrebbe apparire come puro esercizio retorico.A parte il lavoro,che non c’è,ma attraverso quali reti viarie e con quali mezzi di trasporto si potrebbe realizzare questo esodo quotidiano?
Mi piacerebbe sapere quale fantasia ha guidato chi ha fatto una simile scelta se non la necessità di fare un regalo ad un amico da tenersi legato strettamente. E non si dica che queste sono state scelte della destra che doveva accontentare un vicerè.
La legge porta il nome del Ministro Delrio,che,se non sbaglio,è il numero due,nella gerarchia del potere interno al partito del Presidente del Consiglio.
Una ultima considerazione riguarda il Ministro per gli Affari Regionali,la Dott,ssa Maria Carmela Lanzetta. Non crede la Signora Ministra che la Locride meriterebbe altra considerazione,almeno da parte sua. Non dovrebbe farsi promotrice di un dibattito,fra gli altri,nel quale affrontare questo tema,con le classi dirigenti locali,Partiti,Associazioni,Imprese e Mondo del Lavoro? In questo caso sono certo di non sbagliare,la traduzione in fatti concreti della Legge Delrio è una stretta competenza del suo Dicastero. Sono Amministratore nel Comune di Marina di Gioiosa Ionica,e devo dire ad onore del vero che la Sig.ra Ministra,attraverso funzionari del suo Ministero,sta seguendo da vicino il percorso di nascita della Unione dei Comuni della Valle del Torbido. Mi permetto di suggerire un percorso che veda il Ministero e gli Enti Locali del Reggino impegnati a studiare il miglior percorso possibile per la Città Metropolitana di Reggio Calabria,prima di ritrovarci un mostro difficilmente gestibile ed emendabile.