di Simona Ansani
I gattofili lo sanno bene, oggi ricorre la festa nazionale del gatto e molte sono le celebrazioni dedicate all’animale domestico più indipendente e misterioso che esista. Nata nel 1990, la festa ricorre proprio il 17 per diversi motivi: il giorno fu scelto dalle lettrici della nota rivista “Tutto gatto” perché fra i detti poplari febbraio veniva definito come il mese dei gatti e delle streghe; febbraio è il mese del segno zodiacale dell’acquario, dunque degli spiriti liberi come quelli dei gatti; inoltre il numero 17 significa una vita per sette volte, e i gatti si sa di vite ne hanno ben sette.
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Sono circa sette milioni di gatti che vivono nelle nostre famiglie e secondo un sondaggio i single tendono a scegliere questo felino proprio perché si immedesimano in loro per il loro spirito libero. Molti sono i gatti celebri che hanno fatto divertire i bambini con le loro storie, come ad esempio “Gli aristogatti” film d’animazione americaco prodotto dalla Walt Disney. Come dimenticare il gattone randagio Romeo, er mejio der Colosseo, e i birbantelli figli di Duchessa, Minou, Matisse e Bizet. E poi ancora, ripercorrendo un po’ di star feline, lo Stregatto di “Alice nel paese delle meraviglie” o Dina, la micetta di Alice; Figaro, il gattino di color nero con la pancia e il musino bianco, presente nel film “Pinocchio”; Zorba, il gatto che nel film “La gabbianella e il gatto” salva la gabianella Fortunata; il “Gatto con gli stivali”; “Garfield” il gattone super goloso e sornione, sempre pronto a combinare guai e risolvereli nel migliore dei modi. Ma i gatti sono anche i protagonisti di alcuni proverbi noti in tutto il mondo come per esempio: se il gatto si lava forse è in arrivo un ospite (antica superstizione olandese); se un gatto si passa le zampe dietro le orecchie vuol dire che pioverà (detto popolare italiano); un gatto che starnutisce è segno di buon augurio (credenza tradizionale cinese); i gatti che miagolano troppo acchiappano pochi topi (proverbio portoghese). Ma sui gatti ci sono anche molte curiosità. È vero che i gatti cadono sempre in piedi? Non sempre, ma sicuramente ci provano. Un gatto che cade cerca istintivamente di raddrizzarsi dalla testa alla coda, prima ruotando la testa nella giusta posizione, per orientare lo sguardo verso il basso, e po in sequenza a spirale, facendo ruotare il resto del corpo in modo da orientare anche le zampe verso il terreno. La capacità dei gatti di ruotare a mezz’aria è una straordinaria infallibile per sopravvivere ai pericoli della vita moderna.