CAULONIA (Foto di Enzo Lacopo) – Nel ricordo delle battaglie politiche di Franco Fortugno si è conclusa la tre giorni della festa provinciale de L’Unità a Caulonia. Maria Grazia Laganà, incalzata dal giornalista Enzo Romeo, ha raccontato il marito Franco dal lato più umano, quello meno conosciuto al pubblico, dal legame profondo con i fratelli all’affetto per i figli, senza mancare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Ci sono stati due pentiti, un processo durato otto anni, e cinque gradi di giudizio per l’omicidio di mio marito» ha affermato l’ex parlamentare. Escluso, almeno per il momento, un suo ritorno in politica: «Si può fare politica anche e soprattutto meglio senza ricoprire incarichi istituzionali» ha epilogato la Laganà.
A tarda sera poi l’atteso intervento di Mario Oliverio. Il governatore, accompagnato dal segretario provinciale del Pd Sebi Romeo, dal segretario del circolo cauloniese Kety Belcastro e dall’assessore regionale al lavoro Federica Roccisano, ha fatto il punto sullo stato della politica regionale, dialogando con il giornalista del Corsera Carlo Macrì: «Attraverso la programmazione si può evitare di perdere risorse importanti – ha spiegato Oliverio – Uno dei mali di questa terra è stato quello di parlare in un modo e agire in un altro. Sugli impegni presi dobbiamo recuperare credibilità. Siamo scesi in campo per dare un contributo alla vita della Calabria e aprire una prospettiva diversa, e ciò vuoldire incidere e cambiare. Se non riparte il Mezzogiorno – ha proseguito il governatore – anche l’Italia non riparte. La riunione della direzione convocata da Renzi sul tema non è stato e non sarà un fuoco di paglia». Capitolo trivellazioni, Oliverio rilancia: «Nessuna polemica con il Governo. Rispetto chi la pensa diversamente, ma non sono convinto che le trivellazioni portino un valore aggiunto e posti di lavoro in più». E poi lo stop da parte dell’autorità anticorruzione (Anac) che ha sanzionato la Regione Calabria, chiedendo l’inibizione per tre mesi del governatore. «Il paradosso – ha tuonato Oliverio – è che Gioffrè viene sospeso da una funzione dopo mesi di attività nei quali la sua azione è stata volta al fine di rompere e impedire tentazioni corruttive. A sostituire Gioffrè abbiamo deciso di mettere una triade a prova di bomba perché si continuerà nel processo di bonifica. Quello che Gioffrè ha iniziato non si interromperà».
A SEGUIRE IL VIDEO INTEGRALE DEGLI INTERVENTI DI MARIA GRAZIA LAGANA’ E MARIO OLIVERIO (A CURA DI ENZO LACOPO)