di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA – Cala il sipario sul Roccella Jazz Festival, o forse no. Forse ancora tutto non è perduto. Infatti in base ad alcune indiscrezioni che trapelano a Palazzo Municipio, il condizionale ora è più che doveroso, parrebbe che l’edizione targata 2014 possa essere sostenuta da due sole serate, quelle più importanti sempre a fine agosto.
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Intanto però il silenzio delle note jazziste, che non suonano più, diventano sempre più assordanti. E quello che è stato sempre una punta di diamante per Roccella Jonica, oggi non splende più. Una perdita culturale per tutto il panorama non solo calabrese, ma anche Nazionale e Internazionale, visto che a calcare la scena con le loro voci e i loro strumenti erano artisti di fama mondiale.
Anche il rammarico del maestro e compositore Paolo Damiani e’ tanto, lui che fino a due anni fa è stato il direttore artistico di una kermesse di alti livelli. <<Per trent’anni il Roccella Jazz Festival – ha dichiarato Damiani – è stato per me come un figlio, che ho visto crescere e ho accompagnato per mano. Ciò che è accaduto quest’anno è una grave perdita per il panorama culturale, per il paese, e per i musicisti che giungevano a Roccella per esibirsi>>.
Colpa dei finanziamenti dunque, e di una burocrazia, quella italiana, sempre molto lenta e rallentata. Ma sarebbe troppo facile oggi dare delle colpe, ciò di cui il festival jazz necessità è un rimboccarsi le maniche e cercare di coinvolgere finanziatori nazionali, società che possano sponsorizzare, Enti che credano, che un patrimonio così importante soprattutto qui da noi in Calabria non debba svanire così. E allora si penserebbe anche a una gestione targata comune di Roccella Jonica, per un nuovo slancio <<Se dovesse far parte il Comune di Roccella Jonica – ha concluso l’ex direttore artistico Paolo Damiani – sarei ben disposto a dare una mano d’aiuto per coinvolgere nuovamente artisti di fama e rimettermi così nuovamente in gioco>>.
Probabilmente il Festival Jazz potrà fare il suo esordio per quest’anno durante il periodo autunnale, se non a ridosso delle vacanze natalizie, ma questo aggiungiamo noi, sarebbe davvero tutta un’altra musica.
