di Domenica Bumbaca
LOCRI – Sono orgogliosi i genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo “De Amicis Maresca Locri, che lo scorso 16 marzo hanno superato le semifinali dei “Giochi logici” e conquistato le finali che si terranno a Milano all’università Bocconi l’11 maggio, evento organizzato dal Centro Pristem.
Una soddisfazione che però deve scontrarsi, purtroppo, con le casse dell’Istituzione scolastica che, con il bilancio diminuito drasticamente, non ha i fondi sufficienti per coprire le spese. Tirando dunque le somme, a dover battere cassa sono le famiglie che dovranno autofinanziarsi per poter mandare i ragazzi a disputare la finalissima. Se pur c’è orgoglio per i 4 finalisti Maria Chiara Cappuccio, Giovambattista Grillo, Ruggero Mollace e Giada Policheni, negli ambienti scolastici c’è anche l’imbarazzo di dover dire ai ragazzi “bravi, ma adesso a Milano ci dovete andare con mamma e papà a spese vostre”. Gli anni precedenti la scuola è stata in grado di investire un budget per il progetto con consecutivo viaggio, mentre quest’anno le famiglie saranno costrette, a meno che qualcuno, tra Istituzioni o privati, voglia interessarsi del caso premiando le nostre piccole eccellenze, a farsi carico in toto delle spese. I familiari dei ragazzi non nascondo le loro perplessità: “Facciamo tanti sacrifici e sicuramente non negheremo ai nostri ragazzi di poter partecipare alle finali nazionali, conquistate per merito e bravura, ma ci sembra assurdo che oggi l’Istituzione scolastica non riesca a trovare un fondo. Sia chiaro che non stiamo polemizzando contro nessuno ma è una nostra riflessione sulla crisi economica che imperversa e purtroppo i tagli alla scuola continuano a penalizzare la cultura”. Intanto, aspettando delle buone notizie, c’è la soddisfazione di aver portato, ancora una volta, alto il nome della scuola calabrese. Un traguardo raggiunto grazie anche al lavoro dei docenti, tra tutti la professoressa Mirarchi che da anni segue questi progetti puntando a potenziare il bagaglio culturale di ogni allievo: “Per loro sarà davvero un’emozione. Il bello è che nella loro semplicità partiranno a disputare una gara nazionale sapendo che attraverso “il gioco dei numeri” si può davvero dimostrare tanto”. Se oggi c’è da ringraziare qualcuno lo si deve fare ai ragazzi che da soli, con i loro sforzi e la loro perspicacia, sono riusciti a giungere a questi livelli.