CAULONIA – Lo scenario disegnato nella simpatica vignetta di Jug.Lo appare utopistico. Vedere i presidenti di Regione e Provincia, insieme ai rettori delle Università calabresi fare la fila col contante in mano per portare investimenti pubblici al Kaulonia Tarantella Festival, davanti a un sindaco Riccio che a stento trattiene il loro entusiasmo, forse è solo un sogno.
Certo è che sarà interessante seguire l’evoluzione dell’idea di creare una fondazione capace di reggere in maniera autonoma il festival, ampliando il suo raggio d’azione oltre la sua naturale collocazione temporale e, soprattutto, esonerando il Comune dalla redazione di progetti che poi vengono bocciati, comportando la mancata erogazione dei contributi regionali, come accaduto lo scorso anno. Del resto, l’idea non è nuova, come ricordato nei giorni scorsi da Angelo Maggio, esibendo la delibera consiliare numero 226 del 2008 con la quale il civico consesso allora presieduto da Federica Roccisano formalizzò l’idea di creare una fondazione sul festival. Ma la cosa non ebbe seguito. Ora si riprova pensando a qualcosa che faccia sedere allo stesso tavolo Comune, Provincia, Università e privati. Al momento le certezze sono prossime allo zero. Già, perché dalle parti dell’antica Castelvetere non credono più ciecamente alle promesse e alle garanzie verbali rese dall’assessore regionale Caligiuri, che già l’estate scorsa, a sentire gli amministratori locali, disse di conoscere l’importanza della manifestazione musicale di Caulonia lasciando intendere che non ci sarebbero stati problemi a erogare i finanziamenti regionali. Sappiamo tutti come è andata a finire, invece. E allora si riprende l’idea della fondazione anche se si rischia di fare i conti senza l’oste, anzi, senza gli osti, ovvero gli altri soggetti istituzionali che s’intende coinvolgere. Quindi, si percorre, nel contempo, la via della trattativa con sponsor privati, che già operano nel settore dei grandi eventi musicali come il concertone del I maggio organizzato ogni anno nella romana piazza San Giovanni da Cgil-Cisl-Uil. Rimane un unico punto fermo, ovvero, la road map disegnata da Cagliuso che abbiamo riportato nel precedente articolo e che dovrebbe portare entro febbraio al completamento dell’iter di creazione della fondazione. Resterà da valutare, poi, se corrisponderà all’idea esposta in Consiglio (ovvero composta da Comune, Provincia, Regione e Università) o se virerà verso una composizione principalmente privata. Ma per questo c’è tempo un mesetto.
GIANLUCA ALBANESE