di Alfonso Passafaro*
La lunga crisi economica fa aumentare la rabbia della gente contro la politica. Lo dico da imprenditore, che lamenta un fisco vessatorio e alcuni aspetti di concorrenze sleali, da politico, che vuole fare un richiamo per il riscatto dei partiti e della politica, da cittadino, che registra una sfiducia crescente nelle famiglie.
Si fosse usciti dalla crisi o si fosse affievolita, i litigi nei partiti potrebbero anche essere tollerati. I 5 Stelle assecondano lo sdegno del quale parlavamo, sottolineano gli sprechi del denaro pubblico, ma non sono pronti per governare. Il Pd continua a perdere legittimazione, dato che i governi nazionale e regionale non danno risposte, il centrodestra ancora non si capisce quale strada voglia prendere.
Il punto centrale è la capacità (o la incapacità ) di rappresentare i cittadini. Restiamo al centrodestra : tanto più se sei all’opposizione hai bisogno di avere i partiti che sanno costruire e proporre. Forza Italia a Reggio Calabria non esiste, ci stanno i due consiglieri regionali eletti, Cannizzaro e Nicolò, e i loro fedelissimi. A noi altri viene impedito di dare un contributo, perciò dobbiamo assumere iniziative in proprio e fare polemiche che eviteremmo volentieri, e buon per loro, come ci ha detto il notista politico di un importante quotidiano, così almeno si parla di Forza Italia. Noi ci interroghiamo sulle misure di Garanzia Giovani, ad esempio, se “conservano” una prospettiva nel mercato del lavoro oppure se rinviano e depotenziano tali possibilità, sui problemi dell’Ambiente e sui rischi di malattia, se vengono affrontati in maniera efficace e se sono analizzati bene, sulle attese infinite di veder costruire le Case della Salute, rimodulare il lavoro dei medici di base o delle guardie mediche, lo status degli ospedalieri …
In questa dura polemica che ci contrappone in Forza Italia a Reggio Calabria, finiamo con il trascurare quelle problematiche che vanno condivise e che ci possono portare ad azioni efficaci. La nostra Associazione “Insieme- il centrodestra” tuttavia opera, si mobilita sul NO al referendum di Renzi, ragiona con il Sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà, sui temi della comunicazione e dei trasporti, prepara la testimonianza del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, sulle buone prassi delle amministrazioni locali ( personalmente resto in attesa, nel comprensorio, del riscontro alla mia esperienza diretta; ho fatto l’assessore all’Ambiente del Comune di Locri massimizzando il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e riducendo drasticamente i costi, mentre ora siamo in presenza di una situazione opposta ), ha programmato il convegno su Impresa e Fisco con Luigi Pagliuca.
Rimane il problema della capacità di rappresentanza della squadra che Forza Italia ha e di quella che non mette in campo. Quando abbiamo eletto in Consiglio Regionale Franco Crinò, ricordo che si premurò, anche in virtù delle loro notevoli competenze, rispettivamente su lavoro, scuola e bilanci, di assegnare ruoli significativi a chi era stato in lista, Giovanni Alvaro, Raffaele Anastasi, Enzo Porpiglia.
Quando si dice “essere inclusivi“. Della lista, invece, che ha portato alla Regione Francesco Cannizzaro, osserviamo che Pedà lamenta che nessuno lo ha interpellato per la lista per la Città Metropolitana, Crinò e Passafaro non si vorrebbe che avessero ruoli di responsabilità politica e organizzativa, nel mentre che Tilde Minasi e Francesco Squillaci, per motivi familiari e personali, si sono disimpegnati.
Non rimarrebbe granché come personale politico capace di attrarre consenso. Per questo la mia domanda é: Cannizzaro, come può sostenere sulla stampa di muoversi in maniera inclusiva?
*: Consigliere Comunale Locri