di Franco Romeo*
Le opportunità di sviluppo per la Locride esistono, solo che vanno utilizzate meglio. Tra queste possibilità di lavoro e di occupazione esiste una risorsa naturale l’acqua termale dei Bagni di Antonimina, che in parte si sta già ben utilizzando,ma che potrebbe,incentivandone l’uso, creare ulteriori ed enormi possibilità di attrazione di utenza sanitaria, anche da altre regioni dello stivale.
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Chi,come il sottoscritto,si è recato negli ultimi tempi a sottoporsi alle benefiche terapie, ha avuto la possibilità di notare la grande professionalità del personale,l’ambiente igienicamente impeccabile e soprattutto la validità terapeutica delle acque, utili a coadiuvare la terapia per una varietà notevole di patologie (muscolo-scheletriche, respiratorie, otorino-laringoiatriche, ginecologiche ecc.).
Sicuramente l’attuale gestione delle terme che fa capo al Presidente, architetto Francesco Macri’, sta facendo del proprio meglio per valorizzare l’impianto, ma sono ancora necessari ulteriori ed importanti interventi di tutti gli Enti superiori, in primis della Regione, per far fare il dovuto e doveroso salto di qualità della struttura, che potrebbe raggiungere i livelli dei migliori siti termali, esistenti in campo nazionale.
Accanto a ciò dovrà esserci la sensibilizzazione dei cittadini- utenti da parte dei medici di base, che a mio avviso avrebbero il preciso obbligo di informare i pazienti delle possibilità, per alcune specifiche patologie, di poter effettuare tale terapia alternativa a quella farmacologica,che spesso provoca effetti collaterali fastidiosi, se non addirittura dannosi per l’organismo.
Le terme di Antonimina rappresentano pertanto un “angolo di paradiso”, che potrà e dovrà diventare un polo occupazionale e di sviluppo territoriale di tutta la Locride.
*:ex sindaco di Ardore