di Franco Romeo*
ARDORE – Sono strumentali e opportunisti gli attacchi a Giovanni Calabrese per la “querelle” verificatasi con l’assessore regionale Roccisano,nel corso della manifestazione popolare a favore dell’ospedale. Si sono registrate infatti le prese di distanza di alcuni sindaci della Locride, evidentemente preoccupati di non perdere le ‘simpatie istituzionali’ di chi in questo momento detiene il potere alla Regione.
Calabrese,a mio avviso, ha dimostrato, con la condotta amministrativa del suo sindacato, di aver ospitato,accolto e perorato le cause in cui ci ha creduto,indipendentemente se potevano apparire di destra,di centro o di sinistra,con una visione liberale e non totalitaria,così come si vorrebbe invece paventare.
Nel caso di specie ha fatto bene ad evidenziare alla Roccisano,con l’animosita’ caratteristica di queste circostanze,che la manifestazione, al contrario delle affermazioni della stessa, era spontanea, popolare e non aveva colore politico.
L’assessore regionale purtoppo non si era resa conto che le parole che pronunciava,peraltro ampiamente contestate dal pubblico, non si addicevano a quell’evento. Praticamente, come si suol dire ,”stava vedendo un altro film’.
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