Persino la creazione di corridoi ecologici, proposti da sempre dall’Oipa alla Provincia e al Ministero, ora sono assunti come strategici, quando solo poco più di un mese fa lo stesso Fugatti li aveva bocciati e non ricompresi nel suo programma elettorale
di Oipa
Alla vigilia delle elezioni provinciali del 22 ottobre, sui grandi carnivori la Provincia autonoma di Trento adotta una strategia ondivaga. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) in conseguenza delle novità delle ultime ore.
A seguito della decisione di ieri sera del Consiglio dei ministri di non impugnare la legge della Provincia autonoma di Trento n. 9/23 che, tra le altre cose, rende più agevole l’iter per l’abbattimento di lupi e orsi, il presidente Maurizio Fugatti si compiace dichiarando che “l’ipotesi dell’abbattimento di otto esemplari di grandi carnivori all’anno contenuta nel rapporto tecnico 2023 di Ispra potrà essere inserita nella legge provinciale (…), c’è un’apertura del Governo sulla possibilità di arrivare all’abbattimento di otto esemplari all’anno per tre anni”. Fugatti però lamenta che il limite degli otto “lo consideriamo di sicuro non sufficiente”.
Allo stesso tempo, prosegue l’Oipa, la Giunta provinciale ha stanziato oggi 3 milioni di euro per i prossimi 9 anni aderendo al progetto europeo Life NatConnect 2030 “per favorire il consolidamento di un sistema integrato di gestione della Rete Natura 2000, che punta a favorire la conservazione della biodiversità, secondo quanto previsto dalle direttive Habitat e Uccelli, per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario”, come si legge in una nota della Provincia.
Gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere (il ripristino di habitat e specie; l’aumento della resilienza degli ecosistemi chiave per l’adattamento al cambiamento climatico; la creazione di un sistema coordinato di individuazione precoce, gestione e controllo delle specie aliene invasive; il rafforzamento dei corridoi ecologici del bacino padano) sinora non sembrano avere mai ispirato la gestione della fauna della Provincia di Trento, osserva l’Oipa, persino la creazione di corridoi ecologici, da noi proposti da sempre alla Provincia e al Ministero, ora sono assunti come strategici, quando solo poco più di un mese fa lo stesso Fugatti li aveva bocciati e non ricompresi nel suo programma elettorale.
Forse nell’approssimarsi delle elezioni la Giunta Fugatti spera di riconquistare voti persi degli amici della fauna, che in questi anni ha fatto le spese di una gestione assai poco oculata, con le tragiche conseguenze conosciute anche a livello nazionale, conclude l’associazione.