di Ufficio Stampa Gadco
LOCRI – Una giornata dedicata alla donna, all’impegno e al rispetto del genere femminile, promuovendo il suo valore in vari ambiti della vita sociale, culturale, educativa. Anche l’associazione Gadco Locri guidata dalla sua presidente dottoressa Giulia Audino celebrerà l’8 marzo all’insegna della sensibilizzazione.
{loadposition articolointerno, rounded}
Le volontarie della Gadco della sezione locrese, infatti, saranno impegnate il 7 e 8 marzo in una due giorni di volontariato con la campagna di sensibilizzazione “Donalo. Non buttarlo. Il cordone ombelicale salva la vita”. Il 7 marzo ci sarà un punto info a Palazzo della Cultura in occasione dell’evento “Flussi da Locri ed echi dal mondo” evento artistico – culturale promosso dall’associazione “La Città del Sole”. Mentre domenica 8 marzo doppio appuntamento per il gruppo locrese che sarà impegnato a Natile superiore e a Locri. Il primo evento sarà a Natile di Careri dalle 15,30, dove si svolgerà il “Memorial Donna Violanda, portatrice di speranza”; durante il convegno dove si parlerà della storia di Aleandra Speranzini, levatrice ed infermiera del paese, interverrà la ginecologa dottoressa Giulia Audino, presidente Gadco Locri, che parlerà dell’importanza del gesto della donazione del cordone ombelicale e delle sue procedure per donarlo.
Sempre nel pomeriggio a Locri al palasport sarà presente la Gadco con un punto informativo con la campagna di sensibilizzazione. Le volontarie saranno presenti all’entrata dell’impianto sportivo che ospita la partita di campionato di serie A di calcio a 5 femminile Sporting Locri- Real Statte che sarà preceduta da un flash mob ed esibizione dedicati alle donne dalla scuola di danza “Voci di Primavera” di Antonimina dei maestri Sara e Franco Bennici. “Il nostro obiettivo- spiega la ginecologa dottoressa Giulia Audino- è quello di divulgare la cultura della donazione perché questo gesto sia sempre più semplice e naturale, proprio come l’amore di un donna verso il proprio figlio. Ma anche una scelta consapevole al momento del parto sara’ come dare due volte la vita al proprio figlio ma anche ad un bambino affetto da grave patologia sensibile alla terapia con cellule staminali. Ci stiamo impegnando a parlare e diffondere messaggi nelle scuole, tra le associazioni e su tutto il territorio affinché le mamme e le future mamme siano sensibilizzate alla donazione durante la gravidanza e al momento del parto. Siamo convinte che più si parla, e si diffonde in maniera capillare il messaggio più le donazioni aumentano e di conseguenza più possibilità ci sono di salvare una vita proprio perché il sangue contenuto nel cordone e’ ricco di cellule staminale cellule magiche capaci di differenziarsi in linee cellulari emopoietiche che se trapiantate possono guarire molte patologie oncologiche ma anche metaboliche e degenerative”.