RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Lo scorso 7 novembre, nell’ambito dell’Ottobrata Sidernese, si è tenuto un convegno destinato a cambiare la storia del partenariato nel nostro comprensorio.
Fulcro di quello storico incontro sono i stati gli imprenditori e gli enti del nostro territorio, che si sono riuniti per far ripartire il Gal (Gruppo di Azione Locale). Dopo che alcuni trascorsi politici, negli scorsi anni, hanno portato allo scioglimento del GAL Locrideo si è discussa allora la ristrutturazione della GAL nel nostro comprensorio dando il la a un ciclo di confronti che si sono concretizzati nell’incontro operativo del 27 novembre e nella riunione che ha sancito la costituzione ufficiale di un nuovo partenariato il 7 dicembre, nell’ambito della quale è stato eletto presidente Pietro Fuda.
Oggi, a pochi mesi di distanza da questi incontri che hanno segnato un così produttivo inizio dei lavori, ai quali bisogna aggiungere il confronto con le aziende locali per invitarle ad aderire al progetto che sta prendendo forma, si entra nella fase più intensa del percorso che porterà alla costituzione del nuovo GAL, costituita dagli incontri territoriali con i diversi comuni per determinare gli ambiti di competenza.
Dopo l’incontro preliminare a Siderno del 17 febbraio, si è infatti discussa la costituzione del soggetto giuridico nell’ambito di una strategia di sviluppo locale partecipativo “Leader” con i comuni di Africo, Bianco, Brancaleone, Bruzzano, Caraffa del Bianco, Casignana, Ferruzzano, Samo, Sant’Agata del Bianco e Staiti a Bianco lo scorso 19 febbraio ed è ormai tutto pronto per l’incontro di domani ad Ardore con i comuni di Ardore, Benestare, Bovalino, Careri, Platì e San Luca.
Un ulteriore incontro, poi, si terrà a marzo a Sant’Ilario con i comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Ciminà, Gerace, Portigliola, S.Ilario dello Ionio, Locri e Siderno.
Una strategia di sviluppo locale non può prescindere dal coinvolgimento, dalla partecipazione e dall’interazione di tutti i diversi soggetti interessati allo sviluppo socio-economico dell’area: istituzioni ed enti, pubblici e privati, associazioni, imprese, ma anche singoli cittadini devono essere parte integrante di questo percorso.