CHIARAVALLE- Il Consiglio di Amministrazione del GAL, presieduto da Renato Puntieri e con la presenza dei consiglieri Franco Candia e Piero Multari (Alta Locride) e Paolo Bova e Giuseppe Rotiroti (Serre Calabresi), martedì scorso (10 marzo) ha deliberato la rimodulazione del Piano Finanziario del Piano di Sviluppo Locale “Terrae Nostrae” sbloccando 323mila euro di economie sugli impegni e sulla spesa rendicontata della misura 413 “Qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale” a favore della misura 411.121 “Ammodernamento delle aziende agricole” e della misura 412.216 “Sostegno agli investimenti non produttivi nelle aree rurali”.
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A comunicarlo è Gregorio Muzzì – Responsabile Monitoraggio e Valutazione del PSL Terrae Nostrae-attraverso una nota che si riporta di seguito
“Al di là dei tecnicismi nell’articolazione delle misure, la quota più rilevante delle risorse liberate (284mila euro) sono destinate a finanziarie i progetti presentati dalle aziende agricole dell’area delle Serre Calabresi – Alta Locride aderenti al bando per le Microfiliere del PSL, i c.d. PIM Progetti Integrati di Microfiliere, che erano stati ammessi e non finanziati per mancanza di risorse. Con queste risorse si completa il PIM “Suino Nero” con 127mila di contributo pubblico destinati ad 8 aziende agricole (5 aziende erano state già finanziate con i primi decreti) che investiranno nella realizzazione di strutture e impianti per l’allevamento del suino nero. Le altre risorse sono destinata al finanziamento del PIM “Latte d’Asina” (63mila euro) presentato da un raggruppamento di imprese del basso ionio catanzarese, ed il PIM “Fico sanflorese terra forte” (95mila euro) presentato da 4 aziende agricole ricadenti nel Comune di San Floro che hanno scommesso sulla valorizzazione di una produzione che sta per scomparire. Altri 50mila euro sono destinati ad altre 4 aziende agricole che realizzeranno investimenti per il recupero dei tradizionali muretti a secco contribuendo al mantenimento del paesaggio agrario dell’area.
La rimodulazione del PSL, che è oramai entrato nella fase conclusiva (tutti i progetti finanziati dal GAL dovranno chiudersi entro il 1° settembre prossimo, data di chiusura tecnica del PSR 2007-2013 della Regione Calabria) era una decisione attesa dal territorio che aveva riposto particolare fiducia nell’azione del GAL. Al bando scaduto nel mese di maggio dello scorso hanno aderito più di 80 aziende agricole e di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari che hanno costituito 10 partenariati per la presentazione di altrettanti Progetti Integrati di Microfiliera (i PIM). I PIM presentati sono: PIM “La nocciola di Calabria”, PIM “Fico sanflorese terra forte”, PIM “Esperidi: i giardini dei vitigni perduti”, PIM “Ber.Fi.G.A.L. Bergamotto Filiera del GAL Alta Locride”, PIM “Suino nero calabrese”, PIM “Piante Officinali”, PIM “Gelso e frutti di bosco della Valle dell’Ancinale”, PIM “Latte d’asina”, PIM “Amaroni Miele”. Con questa ultima rimodulazione del Piano sale a 1,15 milioni di euro la quota di contributo che il GAL ha destinato al finanziamento dei PIM con un investimento che supera i 2,3 milioni di euro.
Gli amministratori dell’Agenzia di Sviluppo, nonostante non sia ancora pervenuto il parere dell’ADG sulla proposta di rimodulazione del Piano Finanziario del PSL trasmessa il 6 febbraio scorso, hanno rotto gli indugi e si sono assunti in prima persona tutta le responsabilità di una decisione importante per lo sviluppo del comprensorio e del comparto agricolo in particolare. Una decisione in linea con l’obiettivo strategico del PSL Terrae Nostrae che è quello di recuperare il sistema agricolo tradizionale quale fattore di sviluppo sostenibile per il territorio delle Serre Calabresi e dell’Alta Locride.
“Non potevano più aspettare – è il commento del Presidente del GAL Ing. Renato Puntieri – perché non possiamo e non vogliamo correre il rischio di perdere e quindi restituire queste risorse all’Unione Europea. Il nostro GAL, ma tutti i GAL Calabresi, hanno da sempre dimostrato efficienza ed efficacia nella programmazione e nella gestione dei Fondi che l’UE mette a disposizione dello sviluppo rurale. Purtroppo la stessa cosa non si può dire dello stato di attuazione dei POR a livello regionale. Noi avevamo dato, nei mesi passati, assicurazioni agli imprenditori agricole ammessi e non finanziati che avremmo fatto di tutto per reperire le risorse finanziarie per sostenere i loro progetti di impresa. Oggi, forse con un po’ di ritardo, soddisfiamo questa esigenza che è anche quella del GAL e di tutto il territorio.
Le promesse si mantengono con i fatti ed oggi (13 marzo) altri 12 imprenditori agricoli sono stati convocati presso la sede del GAL di Chiaravalle per la sottoscrizione dei provvedimenti di concessione dei finanziamenti”