R. & P.
BRANCALEONE – La situazione di isolamento sociale imposto dall’emergenza sanitaria da Covid-19 ha colpito trasversalmente tutte le fasce della popolazione, creando, tuttavia, maggiori e più profondi disagi alla fasce deboli, in particolar modo alle persone disabili. Quelle che potevano essere delle già esistenti condizioni di limitazione dell’autonomia sono state aggravate dalle misure di contenimento dell’epidemia, creando ulteriori ostacoli per la realizzazione di un’esistenza piena e indipendente. Non di meno le famiglie che accudiscono un disabile, non potendo ora contare sulla scuola, sui centri diurni e in generale sui poli di aggregazione, vedono gravare totalmente sulle loro spalle il faticoso compito della cura del familiare. Fatica fisica e mentale che talvolta, non tempestivamente colta e rimanendo inascoltata, può sfociare in gesti estremi come quello accaduto a Carpi qualche giorno fa, dove il genitore di un giovane disabile sfiancato dall’isolamento e dalle conseguenze sociali di quest’ultimo, ha ucciso il figlio e poi si è tolto la vita.<< In qualità di Garante dei diritti dei disabili del comune di Brancaleone, non appena è stata imposta la quarantena preventiva, ho istituto una linea di supporto per i disabili e le loro famiglie, in collaborazione con il Distretto Socio Sanitario, area Locride. L’intento – continua la dott.ssa Anna Tringali- era quello di non far sentire le famiglie sole e poter creare un contatto diretto con gli utenti. Ho, inoltre, proseguito con lo sportello d’ascolto, ma in forma virtuale e sono rimasta in costante contatto con l’istituto comprensivo del Comune, al fine di accertarmi sullo svolgimento della didattica a distanza per i bimbi disabili. Si è cercato in ogni modo di non far mancare ai disabili e alla loro famiglie l’appoggio e l’ascolto, pur continuando a vagliare le segnalazioni che anche in periodo di lock down non sono mancate. Sebbene oggi si respiri una maggiore aria di libertà rispetto ai mesi scorsi, la situazione per i disabili e le loro famiglie non è cambiata molto: le scuole continuano ad essere chiuse, così come i centri diurni e i poli di aggregazione. Quindi, la cura del disabile continua ancora a gravare quasi totalmente sulle famiglie, stremate psicologicamente e mentalmente. Ho colto, in tutta la sua impellenza, quindi, la necessità di creare un filo diretto con i disabili e le loro famiglie e con le moltissime persone con disabilità che vivono sole e prive di una rete d’aiuto cui fare riferimento. Non bastava più che i disabili avessero un numero cui rivolgersi, che forse per diffidenza non avrebbero contatto, era necessario contattare uno per uno i disabili. Mi sono fatta portavoce di questa necessità ed in sinergia con l’Ambito Territoriale di Locri, si è predisposto un servizio di rilevazione telefonica del disagio, che vedrà coinvolte un team tutto al femminile composto dal Garante dei disabili di Brancaleone, la dott.ssa Maria Rita Trifirò e la dott.ssa Antonella Dalila Tarzia. Non potendo raggiungere gli utenti nelle loro abitazioni, per le limitazioni ancora vigenti, le professioniste contatteranno tutti gli utenti disabili residenti a Brancaleone, al fine di accertarsi delle loro condizioni e dell’eventuale presenza di situazioni di disagio che verranno prese in carico. Il contatto con gli utenti darà modo, non solo di fornire sostegno, ma anche di creare una mappa aggiornata dei bisogni, fondamentale per poter progettare qualsiasi intervento e iniziativa successiva, evitando azioni “a pioggia” e, quindi, non calibrate sulle effettive esigenze dei disabili. Si tratta di un servizio che non si sarebbe mai potuto offrire senza la disponibilità e sensibilità dell’Ambito Territoriale, mi preme sottolineare >>, conclude la Garante dei diritti delle persone disabili del comune di Brancaleone. Il servizio partirà già nei prossimi giorni ed è segnale di una profonda ed oculata attenzione per le esigenze delle fasce deboli.
GARANTE PERSONE DISABILI DI BRANCALEONE
Dott.ssa Anna Tringali