Di Domenica Bumbaca
LOCRI – Incontrarsi proprio in un luogo che in questi giorni è stato oggetto di atti vandalici, per poter dimostrare l’attaccamento al proprio paese. Così Generazione Locri sarà domani pomeriggio al parco giochi lato sud sul lungomare, un incontro per continuare a parlare e discutere dei buoni propositi per le prossime elezioni amministrative comunali.
Generazione Locri con il leader Antonio Guerrieri è presente, sicuramente nessuna certezza di una lista civica o di una candidatura a sindaco, il gruppo vuole solo esprimere le proprie idee partendo dall’obiettivo che fare politica diversa si può e si deve. Lo chiedono infatti molti cittadini che riuniti anche sul social network e iscritti al gruppo “Generazione Locri” affrontano varie tematiche riguardanti la città e si auspicano di poter avere una nuova amministrazione che sappia penare al benessere sociale e collettivo. Non chiedono miracoli ma rinnovamento, qualità e competenze, freschezza e dinamicità, impegno politico-sociale, sensibilità, visione collettiva, competenze, serenità d’animo, assenza di conflitti d’interesse, inattaccabilità”, nuovi visi e persone nuove senza partecipazione alle vecchie amministrazioni degli ultimi anni. Quel qualcosa di “straordinario” per Locri, di cui molti parlano, in realtà, non è altro che quell’ “ordinarietà” che manca, quel rispetto delle regole, dell’ambiente, della res pubblica che molti pensano ma che in questi anni non si è visto. C’è tanta voglia di cambiamento e di riscatto e allora è lo stesso Antonio Guerrieri che ha proposto a quanti si sono avvicinati al gruppo di darsi tutti insieme una disponibilità più concreta per poter pensare ad una partecipazione diretta alle prossime elezioni. L’idea – dice Guerrieri- è sempre quella di poter partecipare come gruppo autonomo e con propria “dignità” ad una lista di centrosinistra. Nonostante in queste settimane abbia incontrato, come già detto, informalmente quasi tutti i protagonisti vecchi, nuovi e aspiranti della politica comunale locrese in questi giorni vorrei incontrarli ufficialmente – racconta il leader- per portare questa esigenza diffusa e recepita in questo periodo all’attenzione degli altri gruppi organizzati e non. Non parteciperò in rappresentanza di nessuno perché come detto più volte partecipare a “Generazione Locri” non significa condividere ciò che si fa e si dice. Però porterò, a mio rischio e pericolo, idee e sentimenti espressi da persone che finora non hanno sentito per niente di essere rappresentate “nel Palazzo”.