di Redazione
“Ricordi bizantini in cammino”, è il titolo della prossima escursione organizzata per domani dall’Associazione “Gente in Aspromonte”. Il luogo prescelto questa volta è l’entroterra del comune di Caulonia con l’attraversamento di un suggestivo percorso ad anello che porterà i volenterosi all’eremo di Sant’Ilarione e al borgo Salincriti.
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Di seguito il programma dettagliato dell’escursione diffuso come di consuetudine dall’associazione
Il Sentiero
Sant’Ilarione (Caulonia)
Itinerario Naturalistico Panoramico storico ad Anello
Il percorso agevole e raramente frequentato, permette di conoscere uno degli angoli più belli del territorio. Dopo aver lasciato il vecchio borgo di San Nicola, offre interessanti scorci su una delle più belle fiumare della Calabria (Allaro), a ridosso della quale, su un sperone di roccia, sorge l’incantevole Eremo di Santo Ilarione Abate e, più in alto, il fantastico borgo di Salincriti.
Primo raduno ore 9.45 Caulonia Marina
2) Secondo raduno: ore 10.15 San Nicola
3) Partenza escursione: ore 10.30
Sant’Ilarione (Caulonia)
Tempo: Ore 5.30 Località: San Nicola
Dislivello: 190 slm 550 Comuni int: Caulonia
Difficoltà: E. Escursionistico
SAN NICOLA DI CAULONIA AL BORGO DI SALINCRITI
Descrizione sentiero: “Vi era qualcosa di tanto selvaggio e di tanto tenebroso in quelle montagne dai boschi fitti e oscuri, da soggiogare la mente” con queste parole si esprimeva nel 1828 lo studioso inglese Craufurd Tait Ramage in occasione di un suo viaggio tra le montagne di Caulonia.
L’escursione si svolge nell’entroterra di San Nicola, frazione di Caulonia che si trova a circa 13 chilometri dal mare, adagiata su una collina che dolcemente scende fino al letto del fiume Allaro.
Nel territorio di questa frazione a circa 3 Km dall’abitato sul greto dell’Allaro si trova l’eremo di Sant’ilarione, struttura di fondazione tarda bizantina che fu intitolata al culto del santo di Gaza dai monaci greci arrivati in Calabria nei secoli VIII-X nel cui interno sono conservati la statua in legno di sant’Ilarione, un dipinto ad olio della madonna col bambino del ‘600, un dipinto del beato Pietro e altre opere. Sant’Ilario Abate fu dichiarato protettore di Caulonia nel 1629 dal vescovo Carlo Pinto di Nicotera delegato di Papa Urbano VIII.
Il percorso si snoda attraverso una fitta vegetazione di querce, pini e altri alberi selvatici con scorci panoramici che spaziano dalla montagna al mare seguendo il percorso del fiume Allaro.
Si parte dal campo sportivo di San Nicola, nella zona Pirarelli, si sale per un centinaio di metri fino ad arrivare alla fontana del “muro del cimitero” (rifornimento di acqua) si supera il ponte e si gira a destra imboccando la strada Cerenza.
Si procede in leggera e continua salita per circa 20 minuti prendendo la deviazione a destra (strada Ceresia) sulla cui sinistra si può vedere la “Timpa di li corvi” così detta perché molto temuta dai contadini e dagli allevatori del posto per la caduta di massi pericolosa per i propri greggi.
Dopo circa 15 minuti di salita si arriva ai piani di Cerenza (di fronte si può vedere Santo Todaro), si imbocca il sentiero a sinistra (in pianura) fino a giungere alla strada Urmiciedi (dal nome di un albero selvatico) da cui si prende la strada in discesa. Volgendo lo sguardo sulle montagne difronte si vede il monte Gallo con le antenne di Mammicomito e in basso il fiume Allaro.
Dopo 15 minuti di discesa si arriva al vallone Posterini (detto così perché in questa zona i frutti maturano più tardi) e poi alla Timpa di Perna e si continua lungo il sentiero quasi sempre in pianura, a destra abbassando lo sguardo, si vede il sinuoso percorso del l’Allaro accompagnato dal dolce rumore delle sue acque.
Proseguendo si giunge al vallone Centrale (detto anche Campisi, dal nome dei primi proprietari) da cui si vede una grande frana riconducibile agli anni ’60 (frana di Cippi) e si continua fino ad arrivare alla fiumara; si attraversa, si imbocca il sentiero sulla spalla della collina a sinistra del letto del fiume e si sale fino alla zona Famaropi (piccole querce) e dopo circa 15 minuti di cammino in leggera salita si giunge al grazioso borgo Salincriti composto da poche case di contadini, stalle e orti (è possibile rifornirsi di acqua) e da cui si può godere del meraviglioso panorama della vallata dell’Allaro fino al mare.
Dopo aver visitato il borgo si incomincia la discesa ripercorrendo per circa 500 metri la strada dell’andata e poi si imbocca la sterrata a destra, si passa nuovamente sotto la frana di Cippi (questa volta da una quota più alta) e dopo circa 40 minuti si arriva alla fontana di “Stuppedu” dove all’ombra dei pioppi si può consumare la colazione al sacco e rifornirsi di acqua.
Si continua seguendo la strada in leggera salita dalla quale si possono vedere sulla montagna opposta i borghi di Calatrìa, Santo Todaro, Marcona e Dedara, si costeggia la cosiddetta pineta di Iufà e dopo circa 20 minuti si arriva a passo Ficara I da dove si prende la strada a sinistra in discesa e dopo circa 100 metri si imbocca, ancora a sinistra, il cosiddetto “percorso del Cardinale” da cui si giunge alla zona di Rocchine nella periferia a monte di San Nicola.
Seguendo la strada a destra dopo 500 metri si arriva sulla strada asfaltata, si scende passando dalla fontana di “Torci” e si procede per ancora 15 minuti fino ad arrivare al punto di partenza.