DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA GENTE IN ASPROMONTE:
L’Associazione escursionistica “Gente in Aspromonte” in collaborazione con l’Associazione Rovaglioso, dal programma escursioni 2014 “Ricordi bizantini in cammino – Il Sentiero”, ha organizzato per domenica 19 gennaio un itinerario a San Fantino località Taureana di Palmi.
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Una breve escursione di bassa quota ci porterà in un paesaggio unico al mondo con i tipici muri a secco caratteristici di queste colline a strapiombo sul mare;si godranno ampi panorami con una meravigliosa vista sullo stretto e sulle isole Eolie. Sarà d’obbligo una visita alla chiesa di San Fantino di Taureana, il primo santo italo-greco della Calabria.
L’escursione inizia da Piazza Lo Sardo (campo sportivo Lopresti), percorsi pochi metri, sulla sinistra, ci si immette in una stradina che anticamente era utilizzata da portatori che, dalla sottostante Marinella, trasportavano a bordo dei muli il sale. E’ denominata infatti la Via del Sale.
Attraverso gli ulivi, dopo un percorso di 15/20 minuti, si arriva all’Affaccio Motta, un balcone naturale dal quale è possibile ammirare la baia della Marinella. Raggiungibile anche in macchina attraverso una serie di tornanti.
A Ponente la vista di Stromboli, spesso fumante, mentre a protezione della Marinella si erge il Monte Sant’Elia.
In località Motta è stato edificato l’Anfiteatro probabilmente dedicato a Vittorio Gasmann per i suoi trascorsi palmesi, essendo il padre dell’attore uno degli ingegneri che hanno costruito ex novo il quartiere palmese Ferrobeton, edificato dopo il devastante terremoto del 1908.
Dall’affaccio Marinella si percorre un breve sentiero che conduce al ristorante “ La rosa dei Venti “ ben conosciuto grazie al proprietario soprannominato “Maresciallo”.
E’ un ristorante rinomato per le bontà del pesce fresco rigorosamente della zona. Da qui si accede alla strada che conduce verso la Stazione di Palmi. Dopo circa 500 metri ci si immette nel sentiero che porta sui pianori che sovrastano la Caletta Rovaglioso detta anche scogliera Porto Oreste. Località che, nell’estate 2013, è stata premiata da Legambiente, nell’ambito del concorso a livello nazionale”La più bella sei tu”, come spiaggia tra le 17 più belle d’Italia ed unica della Calabria presente tra le vincitrici.
Qui l’Associazione Rovaglioso in sinergia con la Provincia ha ridato lustro a quest’area selvaggia trasformandolo in parco ed avendo come prossimo obiettivo quello della Istituzione della Riserva Marina.
Il toponimo Porto Oreste è stato dato fin dall’antichità, a motivo del fatto che, secondo la leggenda, Oreste figlio del re Agamennone perseguitato dalle Furie (o Erinnidi) era giunto qui per purificarsi dell’omicidio della madre Clitennestra e dell’amante di lei. Oreste,per sfuggire alle Furie, doveva trovare un corso d’acqua con almeno 7 affluenti ed immergersi in quelle acque per purificarsi dal matricidio perpetrato. Lo trovò nel Metauro non molto distante da Rovaglioso.
Nella baia sottostante sgorga una sorgente di acqua dolce che durante la bassa marea e con il mare calmo è possibile ancora scorgere tra gli anfratti scuri della scogliera e berne le acque.
Nei pianori sovrastanti un altro bel balcone sulla costa è l’affaccio di Prita che guarda a Sud, Sud – Ovest. Da qui ritornando indietro ci si immette in un sentiero che ci conduce attraverso la frescura degli ulivi a Villa Repaci (la troveremo risalendo verso nord sulla sinistra) residenza dello scrittore palmese Leonida Repaci da lui stesso donata al Comune di Palmi e trasformata in museo.
Nei giardini della Villa Repaci un passaggio obbligatorio, con tanto di foto, è rappresentata dalla celebre “Guardiola” un terrazzo che sporge su tutta la costa dove lo scrittore trovava spesso fonte di ispirazione per le sue opere, molte delle quali dedicate alla moglie Albertina.
Finita la visita della Villa Repaci, di fronte ad essa, fanno bella mostra le “Grotte di Tràchina” antico insediamento risalente all’Età del Bronzo, con successivi ritrovamenti che risalgono al Periodo elladico testimoniando così i contatti con le popolazioni egee.
Ritorniamo sul sentiero e, percorrendolo per circa 500 metri, attraverso un campo, arriviamo nell’Agriturismo Osteria del Mare tipica cucina casereccia (consigliabili i piatti a base di pesce,le ricottine e tutti i prodotti locali a chilometro 0). Dal suo giardino è possibile ammirare dall’alto lo Scoglio dell’Ulivo che visiteremo nel pomeriggio.
Questo scoglio ha la particolarità di custodire in cima una pianta di Ogliastro che si è ormai cristallizzata sulla sua cima.
Recentemente un’associazione locale ha messo a dimora una seconda pianta della stessa specie e fino ad oggi essa è viva e vegeta.
Ci immettiamo ancora sulla strada provinciale per Taureana e dopo circa 500 metri sulla destra imbocchiamo il sentiero “ Traviano” percorso che ogni anno, l’ultima domenica di Luglio, ospita la processione della Madonna dell’Alto Mare che ha un itinerario misto su terra e su acqua grazie alle barche dei pescatori.
Dopo circa un km si arriva alla Cripta di San Fantino chiesa datata al periodo Paleocristiano.
La Torre di Traviano di Taureana che è l’equivalente della Torre Cavallo di Bagnara Calabra, ed il parco Archeologico dei Tauriani dove la guida ci illustrerà in maniera dettagliata la storia del sito. Nel sito troveremo le sculture di alcuni artisti da tutta Europa che nel 2012 hanno dato vita al Simposio Internazionale denominato MARMYTHOS, volendo coniugare i miti del luogo con la suggestiva vicinanza con il mare interpretata dall’arte di scolpire il marmo.
Dal parco inizierà l’ultimo tratto della nostra escursione che ci porterà in circa 15 minuti sul lungomare in località Pietrenere e dopo la vista dello Scoglio dell’Isola si proseguirà fino allo Scoglio dell’Ulivo che già abbiamo ammirato dall’alto.
DI SEGUITO RIPORTIAMO IL PROGRAMMA INTEGRALE DELL’ESCURSIONE:
-raduno ore 9.30: Piazza Lo Sardo (campo sportivo Lopresti), Palmi;
-partenza escursione ore 10.00
Inf: Gente in Aspromonte – WWW genteinaspromonte.it tel 348 813 40 91
Nuccio Buda Tel. 347 7741938.