di Redazione
“Domenica 29 gennaio l’Associazione Escursionistica Gente in Aspromonte ha inaugurato il nuovo anno associativo con il programma 2023 “Le Grandi vie dell’Aspromonte”, con un’escursione sul Monte “San Jeunio” presso passo Ropolà, nel Comune di Gerace”.
E’ quanto si legge in una nota stampa dell’Associazione Escursionistica Gente in Aspromonte.
“L’escursione – è scritto – è stata molto interessante e costruttiva con una numerosa partecipazione dei soci. Ci siamo ritrovati sull’anello di Ropolà, in mezzo ad una delle più grandi sugheraie dell’Aspromonte. Dopo aver ammirato valli e monti, ci siamo diretti verso Passo Zita e da qui ci siamo immessi nel sentiero della 7° tappa del Cammino della Fede, che va da Antonimina a Gerace. Abbiamo percorso il primo tratto del sentiero che passa a mezza costa e siamo arrivati sulla pista che porta direttamente sulla cima del Monte S. Jeunio con i suoi 647 metri. Riprendendo il sentiero in lieve discesa, dopo alcuni tornanti ci siamo ritrovati alla grotta di Santo Jeunio, oggi compatrono di Gerace e dove in suo onore ogni anno, viene celebrata una liturgia con rito greco-ortodosso. Ma purtroppo qui il gruppo è rimasto sconcertato dallo stato di abbandono in cui versa la grotta e anche la sterrata che serve per raggiungerla, priva sia di segnaletica che di elementi di protezione. Ci chiediamo:perché questo abbandono totale? A chi compete la custodia della grotta? Al Comune, al Parco, alla Città metropolitana?Quello che la natura ci ha dato e la storia ha tramandato, purtroppo oggi l’uomo lo ha distrutto”.
“Sarebbe opportuno – conclude la nota – ridare dignità a questo antichissimo romitorio naturale, scelto da un monaco basiliano come luogo di preghiera e penitenza, per conoscere e perpetuare la storia del nostro territorio”.