R. & P.
Il prossimo appuntamento con Gerace “Borgo della Lettura” è per domani, domenica 13 agosto, alle 21.30 in Piazza delle Tre Chiese, la giornalista e scrittrice Piera Carlomagno in un dialogo accompagnato da momenti musicali con Alfonso Sarno, racconterà il noir di cui è autrice: “Il taglio freddo della luna”, edito da Solferino, con momenti musicali affidati a Maria Condò al pianoforte.
Dopo l’incontro, ci sarà un goloso happy end con le tipicità gastronomiche del territorio con salumi e crostini con olio EVO La Grossa di Gerace, Le Carni Di Davide Rodinò e Azienda Agricola Marturano, Vini di Barone G.R. Macrì.
L’Autrice: Piera Carlomagno è giornalista professionista e scrive sul «Mattino»; con il romanzo “Una favolosa estate di morte”, edito da Rizzoli, ha vinto il premio Romiti di «Ombre», sezione Emergenti, al Caffeina Festival di Viterbo.
È direttrice artistica del SalerNoir Festival, che nell’estate del 2022 è giunto all’ottava edizione.
È laureata in cinese e ha tradotto un’opera teatrale del premio Nobel Gao Xingjian.
Con Solferino ha pubblicato “Nero lucano” (2021).
(Descrizione dell’opera): Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: è l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo è strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza è solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da lì, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, è sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione.