R. & P.
GERACE – Gli artisti hanno lavorato rispettivamente nelle chiese di Santa Caterina d’Alessandria, dell’Annunziatella e dell’Addolorata, intessendo un intenso rapporto con le strutture architettoniche di grandissimo pregio, attraverso opere che affermano il valore della contemporaneità dell’arte.
In particolare l’opera di Massimiliano Fabbri si è concentrata sulla produzione di disegni a china e a pastello (ritratti del pittore Mattia Moreni e ritratti della madre dell’artista), in cui si evidenzia il reiterarsi di un’immagine che lentamente muta, avvicinandosi sempre di più a volti di automi o in cui all’espressione si sovrappone la perdita della naturalezza.
Paolo Migliazza nella chiesa dell’Annunziatella, ritrovando un rapporto unico con i muri scrostati dello spazio medievale, ha prodotto una serie di piccole sculture in scagliola, di grande impatto emotivo e di grandissima qualità formale, in cui si sottolinea l’intima qualità di ogni singolo corpo ed espressione totalmente legata alla pluralità di esperienze e sentimenti, stratificate e mutanti l’una rispetto all’altra.
La chiesa dell’Addolorata è invece diventata il luogo dell’esperienza spazio-musicale grazie al raffinatissimo lavoro di Domenico Stranieri che, individuando le vibrazioni sonore di ogni singolo materiale e/o oggetto presente nello spazio, attraverso un sapiente lavoro di campionatura e armonizzazione sonora elettronica, ha permesso ai fruitori di percepire la spazialità della chiesa grazie all’immersione totale in uno spazio ecclesiastico trasformato in spazio sonoro.
Intanto continua la performance Re.Azioni quotidiane di Ana Cecilia Hillar che ha realizzato, con la partecipazione corale di moltissimi visitatori, un’opera scultorea in ceramica che, il 9 di agosto, verrà posta nella cripta di San Domenico alle Bombarde.
Continua intanto la mostra di disegni Drawings from Motel a cura di Art Motel, nei locali del Museo Civico, alla quale si accompagna la performance Reinvenzioni usuali di Anna Fabrizi che, nelle strade e piazze della città, coinvolgerà il pubblico sul ready made dell’oggetto sedia.
Da ieri, 7 agosto, nel Cortile di Casa Spanò è la mostra personale REBUS di Simona Lombardi, che esibisce il risultato di un anno di ricerca sulla persistenza della memoria sui frammenti di vissuto. La mostra è composta da 8 pezzi in cui la pittrice sarzanese, esprime la sua sensibilità verso l’equilibrio formale, che si realizza attraverso la sapiente composizione di frammenti pittorici in quadri di piccole e medie dimensioni.