GERACE – «La sua prima preoccupazione dovrebbe essere quella di salvare la comunità geracese, piuttosto che addebitare responsabilità ad altri e infangare l’operato di alcuni». È forte la replica dell’ex sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo, chiamato in causa dal primo cittadino geracese dopo che lo stesso è stato accusato dalla minoranza di approvazione di un bilancio illegittimo. Il sindaco Varacalli aveva, nel pomeriggio di ieri, parlato di una condizione generale critica per tutti gli Enti, ricordando comunque, alla minoranza che già con l’Amministrazione precedente si parlava di pre dissesto. Non ci sta Galluzzo che replica: «Il bilancio preventivo approvato è illegittimo, se lo metta bene in testa Varacalli. Non è sicuramente frutto di inadempienze o debiti della mia legislatura. Sottolineo che i debiti, di un ammontare di circa 225 mila euro, che il sindaco non vuole riconoscere, per tentare di addebitare al sottoscritto sperando nell’intervento della Corte dei Conti, risalgono al 1992, anno della realizzazione dell’ospedale geracese ( le ultime fatture dell’azienda degli ascensori, risalgono al 1994, quando allora lo stesso Varacallli era vicesindaco). Se il bilancio 2012 è frutto di inadempienze pregresse erano necessarie delle misure correttive che io e altri non riusciamo, però, a visionare, perché non riportate. Come d’altronde non si fa cenno all’ applicazione della norma sul Fondo Svalutazioni Crediti, al debito risalente all’epoca della costruzione dell’ospedale ( come già riferito), ai dati errati relativi ai trasferimenti erariali da parte dello Stato, e alle modifiche al piano annuale e pluriennale delle opere pubbliche». «Come si fa- si domanda Galluzzo- ad approvare un bilancio del genere, andando, addirittura, contro il revisore dei conti (l’unico parere favorevole è, infatti, riferito alla proposta di transazione per la ditta Ceam, ascensori, dell’ex ospedale, che, comunque, non si è mai concretizzata)? Questo bilancio fa acqua da tutte le parti e, se pur lo schema di bilancio era depositato dal 2 agosto e consultabile dalla minoranza, non è certamente compito di altri correggere alcuni errori grossolani, che comunque, anche se fosse, non avrebbero ritrovato riscontro, dal momento che non è stato ascoltato nemmeno l’ormai ex revisore dei conti». «Il primo cittadino deve ammettere che il bilancio è illegittimo e spero- dice l’ex amministratore- che celermente gli Enti preposti, in primis il Prefetto, prendano visione del documento contabile». «L’amministratore- continua Galluzzo- vuole addossare a me responsabilità patrimoniale che non ho. E, comunque, questa sua politica di vittimismo non giova a nessuno né tantomeno è giusto moralmente, perché quando io fui eletto sindaco, nonostante i debiti e la gestione delicata dell’Ente, presi in considerazione tutte le problematiche senza prendermela con nessuno o addirittura diffamare, mi accollai, piuttosto, la responsabilità ed iniziai a lavorare per il mio territorio». «Pepè Lombardo a Locri- dice Galluzzo- ha, almeno, avuto l’onestà intellettuale di dimettersi, non riuscendo a far “quadrare i conti”, ma Varacalli ha la faccia tosta di continuare a gestire in maniera dissennata la Cosa pubblica. Se non riesce a governare che abbia l’umiltà di andarsene a casa evitando altri danni».
DOMENICA BUMBACA