RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gerace- “Quale sindaco di Gerace, Città spesso indicata da storici, da studiosi e da esperti come “Città Santa”, “Città dei Vescovi o delle Cento Chiese”; ed anche come la “Gerusalemme d’Occidente”, mi onoro di porgere a nome mio personale, dell’Amministrazione che mi onoro di guidare e di tutta la Cittadinanza, un sincero e caloroso “Benvenuti” a quanti, nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, condivideranno con noi l’emozionante e significativo momento dell’apertura della “Porta Santa” della nostra millenaria Cattedrale, simbolo di fede, di spiritualità, di storia e di arte per l’intera Diocesi di Locri-Gerace.
Un particolare saluto rivolgo al nostro Vescovo, Mons. Francesco Oliva, che rinnoverà lo storico momento dell’apertura della “Porta Santa”, a tutti i presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose ed ai laici impegnati che, durante l’Anno Santo, si adopereranno- su tutto il territorio diocesano- perché sia pienamente vissuto il significato di questo Giubileo della Misericordia. Il 13 marzo scorso Papa Francesco ha annunciato, nella Basilica di San Pietro, la celebrazione di un Anno Santo straordinario, iniziato con l’apertura della Porta Santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata Concezione, e la cui conclusione è fissata per il 20 novembre 2016 con la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. “Questo è il tempo della misericordia. È importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali.
Avanti!” aveva detto Papa Francesco all’inizio di questo 2015 che ormai sta per concludersi. Questo Giubileo straordinario giunge in un periodo in cui la nostra terra, la Locride, vive particolari momenti di disagio e di sofferenza. Una condizione che si trascina da sempre, potrebbe sottolineare qualcuno. Anche questo è vero, almeno in parte, ma oggi il nostro meraviglioso comprensorio sta accusando un grave malessere le cui conseguenze si ripercuotono soprattutto sulle fasce più deboli d’una società che ha evidente bisogno di riscoprire la “Misericordia”.
Nella Locride la crisi economica planetaria ha aggravato una condizione già congenitamente precaria cui si aggiungono, purtroppo, situazioni di povertà, disoccupazione, depotenziamento dei servizi in genere, ingiustizie, malaffare, carenze nel mondo della sanità; piccoli centri sempre più abbandonati al loro destino e che rischiano di spopolarsi definitivamente; fuga dei giovani verso mete che garantiscano opportunità di sopravvivenza.
Credo che questo Anno Santo straordinario della Misericordia, se vissuto nella sua vera essenza, debba coinvolgere tutti- partendo da noi, rappresentanti istituzionali locali in primis per arrivare alle sfere più alte – in un reale processo di conversione e di cambiamento che abbia come motivo dominante la riscoperta della politica da intendersi come strumento di servizio ed al servizio dell’uomo.
“Siamo nel cuore dell’Avvento, un tempo di grazia che ci avvicina al Natale. Le strade s’illuminano di luci e così le vetrine. La gente si prepara al cenone. Più spese e più consumi. Almeno così dicono le previsioni. Ma non è così per questa terra del Sud, la Locride. Povertà e disoccupazione vanno a braccetto e le famiglie stentano ad andare avanti. Questa è la realtà, resa ancora più evidente nella sua fragilità dalla recente alluvione”. Frasi profferite dal nostro Vescovo, mons. Oliva, all’omelia pronunciata domenica scorsa, 6 dicembre, nella Cattedrale di Gerace, durante la Santa Messa trasmessa in diretta da Rai Uno.
Una constatazione, una denuncia forte, sofferta ma – purtroppo – amaramente veritiera. “Nello spirito di amore per la nostra terra, lottiamo contro la tentazione di Adamo, l’orgoglio e l’arroganza che ci portano a voler affermare sempre noi stessi ed i nostri interessi” ha detto il nostro presule all’omelia pronunciata nel giorno dell’Immacolata Concezione; ancora nella nostra Cattedrale. Mons. Oliva ha invitato tutti a mettere “da parte lo spirito di vendetta, di rancore, di sospetto reciproco, la via della corruzione per realizzare affari illeciti a discapito del bene comune” per divenire costruttori di pace rivestendoci dei sentimenti di Cristo. E’ una conversione continua che deve liberarci dalle radici della cattiveria, che condizionano tutto il nostro agire”.
Propositi, inviti che ritengo di dover condividere e mettere in pratica senza esitazione auspicando che così possa essere per tutte le nostre comunità. Buon inizio del Giubileo straordinario della Misericordia!