(ph. Enzo Lacopo)
DI SEGUITO LA NOTA DELL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI GERACE:
GERACE- Nel pomeriggio di ieri, a duecento anni esatti da quel 13 luglio 1814 in cui a Torino venne fondata l’Arma dei Carabinieri, la Città di Gerace ha reso omaggio alla Benemerita e, soprattutto, all’abnegazione con cui gli appartenenti all’Arma quotidianamente compiono il proprio dovere.
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La cerimonia, l’unica insieme a quella tenutasi nel capoluogo piemontese a svolgersi nel giorno esatto dell’importante ricorrenza, è stata curata dal Comune di Gerace e dalla locale Sezione “Diego Saraceno” dell’Associazione Nazionale Carabinieri ed ha visto la partecipazione, oltre che della cittadinanza geracese, di numerosi rappresentanti delle più alte cariche militari (anche delle altre Forze Armate), civili e amministrative della Provincia e del comprensorio locrideo, tra cui la dottoressa Suraci – in rappresentanza del Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino –, i sindaci di Martone, Bianco, Locri, Antonimina, Brancaleone, Africo, Agnana, Bovalino e altri amministratori.
Ospite d’onore della serata, il Ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta che, affiancata dal sindaco di Gerace Giuseppe Varacalli, dal Tenente Colonnello Giuseppe De Magistris (Comandante del Gruppo Carabinieri di Locri) e dal Capitano Nico Blanco (Comandante della Compagnia Carabinieri di Locri), ha dato inizio alla cerimonia deponendo – sulle note del Silenzio – una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti.
Teatro della seconda parte del pomeriggio dedicato ai festeggiamenti del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, la monumentale Chiesa di San Francesco d’Assisi, dove il Capitano Gianfranco Ricò, Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ha aperto la prevista serie di interventi istituzionali sottolineando accoratamente come, oltre ovviamente ai militari dell’Arma caduti nell’adempimento del proprio dovere, anche coloro che quotidianamente il proprio encomiabile lavoro in silenzio possano essere a tutti gli effetti considerati degli eroi.
A seguire, il sindaco Varacalli ha precisato che l’idea di celebrare il bicentenario della Benemerita affonda nei sentimenti di profonda gratitudine che ogni cittadino, non solo geracese, nutre per una vera e propria istituzione nazionale «Che da duecento anni rappresenta l’emblema della legalità, della difesa della democrazia e della collettività con esemplare abnegazione e spesso lontano dal clamore mediatico». Il primo cittadino geracese ha poi annunciato l’istituzione, con regolamento da definire nel dettaglio, di un premio da assegnare annualmente – ogni 13 luglio – ad un carabiniere in servizio o in congedo che si sia particolarmente distinto nel compimento del proprio dovere. Varacalli ha quindi chiamato il Ministro Lanzetta a premiare con un’opera dello scultore Toni Custureri, il primo carabiniere donna geracese, Nadia Cataldo.
«Grazie all’Amministrazione geracese per aver voluto organizzare questa iniziativa: per noi Carabinieri è fondamentale avvertire la vicinanza dei cittadini e delle istituzioni per continuare a svolgere il nostro dovere con sempre maggiore slancio e dedizione», così il Ten. Col. Giuseppe De Magistris in apertura del proprio intervento, proseguito con il ricordo dei 9.651 morti e dei circa 170.000 feriti dell’Arma nei propri primi due secoli di vita. «Duecento anni di attività – ha proseguito il Comandante del Gruppo Carabinieri di Locri – durante i quali i Carabinieri cono sempre stati presenti in tutti i principali eventi della storia del Paese con la consueta e distintiva compostezza e che oggi ci vedono impegnati nel contrasto ad ogni più piccola illegalità, per dimostrare che il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva perfettamente ragione quando affermava che “Se esiste un potere, questo potere è quello dello Stato e delle sue leggi”». «Noi Carabinieri – ha concluso il Ten. Col. De Magistris – siamo persone come voi, con i nostri limiti, ma anche grazie al vostro sostegno posso affermare con certezza che non cederemo di un centimetro di fronte all’illegalità, perché anche le donne e gli uomini della Locride hanno diritto ad un’esistenza libera dal condizionamento della ndrangheta».
«Grazie per avermi invitata a questa splendida manifestazione e grazie soprattutto ai Carabinieri, cui va la mia più sincera solidarietà per un delicato e decisivo compito che ogni giorno svolgono con impareggiabile efficienza operativa e sensibilità umana», ha esordito la Ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta. «Il gesto compiuto dai rappresentanti dell’Arma durante la recente processione di Oppido Mamertina, è esemplare del coraggio che contraddistingue la Benemerita nel battersi per difendere la collettività e per progredire insieme ad essa. Sono convinta – ha concluso la Ministro Lanzetta – che solo contando su tale coraggio e sul fondamentale coinvolgimento delle scuole e delle associazioni del territorio, tutti insieme riusciremo a soppiantare quel sistema colluso che impedisce il cambiamento e lo sviluppo della nostra terra».
Conclusa la prima parte della cerimonia, l’artista, poetessa e scrittrice Maria Eleonora Zangara ha declamato due sue liriche dall’evocativo titolo, rispettivamente, di “Italia” e “Carabinieri”. A seguire, i presenti hanno potuto ripercorrere i gloriosi primi due secoli di vita dell’Arma dei Carabinieri attraverso la visione di un emozionante documentario storico.
A concludere in musica la serata, l’esecuzione di alcuni brani – tra cui l’Inno Nazionale, “La Fedelissima” e la “Virgo Fidelis” – da parte della Banda musicale “Ars Nova” di Gerace e del Coro Polifonico “Maria SS. Assunta” della Cattedrale di Gerace, rispettivamente diretti dai maestri Saverio Varacalli e Loredana Pelle, prima di trasferirsi al Museo Civico “Salvatore Gemelli” per ammirare la mostra sulla Benemerita a cura del giornalista-fotoreporter Gigi Romano.