R. & P.
Si è concluso con un grande successo il premio “Leonardo Da Vinci 2019” che si è tenuto nella Città di Gerace il 19 e 20 luglio, organizzato dall’Associazione Culturale “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” con il patrocino e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale della Città di Gerace.
Il premio, “Leonardo Da Vinci 2019”, nel cinquecentenario della morte del grande scienziato ha rappresentato un “cenacolo” di grandi eccellenze della cultura italiana, dalla medicina all’architettura, con un connubio, quello tra arte e storia che ha visto protagonista la città di Gerace, alla presenza di numerosi medici, scienziati, economisti e i rettori di alcune delle maggiori università italiane.
Il dottore Giuseppe Pezzimenti, Sindaco della Città di Gerace ha sottolineato: «Ho sposato in pieno l’iniziativa anche perché, documentandomi sulle finalità dell’associazione, ho condiviso immediatamente i suoi scopi. La città di Gerace è sempre stata sensibile agli eventi di carattere culturale, non si è mai sottratta ad eventi del genere, non potevamo, quindi, non aderire a questa manifestazione».
Il sindaco ha aggiunto: «A noi sta il compito di conservare le bellezze di Gerace e la cultura che ci è stata tramandata. L’obiettivo che si vuole porre questa in queste due serate è quello di far emergere le eccellenze e rafforzare lo stretto rapporto tra ricerca e società. E’ una freccia che puntiamo insieme al centro della cultura, un’idea nata dalla consapevolezza che oggi più che mai si possa dare impulso e promuovere la diffusione delle strategie culturali, contribuendo allo sviluppo senza mai perdere di vista le distanze e le differenze».
Il sindaco di Gerace ha poi concluso con la frase “chi ha paura muore ogni giorno chi non ha paura muore una volta sola”, il “motto” del compianto giudice Paolo Borsellino del quale proprio il 19 luglio ricorreva l’anniversario della tragica scomparsa che è stata ricordata dai presenti con un minuto di silenzio chiesto dal sindaco Pezzimenti.
La serata del 19 luglio ha poi registrato la premiazione di alcuni giovani del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, dell’Istituto Professionale Ipsia e dell’Istituto Tecnico “Marconi” di Siderno con delle borse di studio per degli stage in alcune delle più prestigiose università italiane.
Sulla due giorni del premio “Leonardo Da Vinci 2019” Giovanni Filocamo, presidente del “Cenacolo della Cultura e delle Scienze”, ha sottolineato: «L’intento è costituire un momento di sintesi che possa creare una sinergica collaborazione per il territorio». «Il nostro contributo – ha aggiunto – è quello di continuare a lavorare per formare giovani, in grado di dialogare tra ricerca e società».
L’obiettivo è di avvicinare il Mezzogiorno del nostro paese al resto d’Italia per avere una nuova rinascita: «Ci auguriamo – ha sottolineato Luigi Mileto vice presidente del “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” – di potere sviluppare le coscienze civili della Locride per un nuovo umanesimo».
Tra i temi affrontati e discussi il 20 luglio anche quello sulla sanità in Calabria con l’esperienza della “Romolo Hospital” di Rocca di Neto, un dialogo sui modelli finanziari per l’inclusione sociale e welfare sostenibile, i nuovi strumenti di neuroimaging ed altri compresa la “lectio magistralis” del prof. Massimo Pica Ciamarra, architetto di fama internazionale, sul tema “civilizzare l’urbano”.
I riconoscimenti sono stati conferiti, tra gli altri, anche al professore Claudio Bassi, noto chirurgo oncologo dell’Università di Verona, al professore Sergio Abrignani, direttore scientifico dell’Istituto di genetica molecolare “Invernizzi” di Milano, all’editore di Telemia Giuseppe Mazzaferro.
Gerace 23.07.2019 Ufficio Stampa