di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un intervento incentrato, come sempre, sulle priorità del nostro comprensorio ma con uno sguardo rivolto a quanto sta accadendo tra Roma e Bruxelles, quello del consigliere regionale della Casa della Libertà Giacomo Crinò.
“Nella nostra regione, nella nostra provincia, nella nostra Locride – esordisce la nota di Crinò – abbiamo una situazione di fragilità economica.
Diciamo subito una questione: chi sta in politica presenta i suoi conti, attivi e passivi, e gli elettori fanno una valutazione e danno una risposta con il voto.
La condizione che viviamo precedeva la pandemia. Se la seguirà, dipenderà molto dal soccorso che otterremo con il Recovery Plan – abbiamo dedicato quattro “puntate” al tema – e dallo spirito di corpo che metteremo in campo, più o meno ricco di energie a seconda del fatto che l’emergenza ci abbia fiaccato o resi più reattivi.
Ci saranno risorse a disposizione a livello nazionale ed è giusto che producano il massimo di occupazione possibile.
Tocca comunque alla politica scrivere i progetti e controllare rispetto alla loro realizzazione.
Intanto, non sono mai “scomparsi” ( nel vivere quotidiano, non ci riferiamo al dibattito politico) i temi dell’accoglienza e della sicurezza, delle agevolazioni fiscali alle imprese, degli ammortizzatori sociali, della scuola, della viabilità, della sanità.
Non potremmo solo per un tempo da noi, prima di tornare a dividerci con le elezioni e con le scelte di fondo, perseguire insieme il bene di tutti?
Insomma, Italia e Regioni, Europa che dicano e facciano le stesse cose sugli immigrati; Amministrazione della Giustizia che si dimostri celere (assunzione di personale formato); Imprese che prendono i vantaggi fiscali e li restituiscano in termini di proporzionata domanda di lavoro ; Reddito di Cittadinanza rispondente alla propria funzione; Scuola aperta per come decide un raccordo tra tutte le istituzioni ( Stato, Enti, Dirigenti scolastici ) ; Mobilità che non dia il cattivo esempio, come sta facendo la Città Metropolitana, tanto per capirci, per la SP1 Locri-Gerace ( anni ed anni a chiederla e a non ottenerla), questa arteria particolarmente connessa alle bellezze paesaggistiche e culturali ; Sanità che in attesa di ristrutturarsi e riqualificarsi (i tempi, ormai, non aspettano più) non finisca ingloriosamente sui giornali perché l’asp non sa tenere aperta le sale operatorie a Locri, battere i pugni per avere una rapida ed ordinata campagna di vaccinazioni, realizzare con la Casa della Salute a Siderno, ecc., un percorso per il paziente, che – lo abbiamo detto più volte – inizi e termini, dopo l’eventuale ricovero, sul territorio, anticipando l’aggravarsi del malore, superandolo, con l’intervento e la riabilitazione. Comprendiamo, quindi, le fisiologiche divisioni della politica, di meno le contrapposizioni che ne ritardano le soluzioni.
Torniamo al nostro ruolo e al nostro impegno: non possiamo accontentarci di “uscire bene” con il nostro mandato, ma dobbiamo vincerle le battaglie.
Quindi, meno accademia e più “cattiveria”, un agonismo rivolto in direzione dello Stato che da poco al sud e non tra gli eletti.
Non possiamo cercare la “qualificazione” con un prolungamento di parole, ma attraverso un impegno produttivo