SIDERNO – Era attesa per oggi, ma alla fine non è arrivata.Ci sarà dunque ancora un pò da aspettare, almeno qualche mese, per vedere depositata la sentenza che chiude il secondo grado del processo per l’omicidio di Gianluca Congiusta, il giovane imprenditore sidernese freddato a colpi di lupara il 24 maggio del 2005. La Corte d’Assise d’appello di Reggio Calabria, difronte a cui si sta celebrando il secondo grado di giudzio, che vede alla sbarra già condannato all’ergastolo il boss Tommaso Costa, accusato di essere l’ideatore e l’esecutore del barbaro omicidio, ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura Generale di riaprire il dibattimento per ascoltare il pentito Giuseppe Costa, fratello di Tommaso, che da qualche tempo è diventato collaboratore di giustizia. La Corte d’appello ha, pertanto, rinviato la causa al 30 gennaio 2013 per espletare l’audizione del pentito e, come giustamente ha osservato dal legale della famiglia Congiusta, l’Avvocato Pino Sgambellone, è improbabile che in quella data il processo vada a sentenza. Ancora dunque un pò di attesa perchè questo secondo, e decisivo capitolo, delll’omicidio Congiusta, vada in archivio.
ANTONELLA SCABELLONE