di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – La seduta consiliare odierna ha messo in evidenza la distanza tra le intenzioni programmatiche di un’amministrazione che si è insediata da pochi mesi e la dura realtà dei numeri da quadrare nel bilancio di previsione che verrà approvato tra qualche settimana.
Il tutto in clima d’incertezza nazionale sul futuro di una della due “gambe” sui cui poggiano le entrate finanziarie dei Comuni, ovvero l’Imu, il cui destino è tutto legato alla permanenza in carica dell’attuale Governo Letta e i cui sviluppi, a cascata, potrebbero riservare nuove sorprese, non sempre gradite, proprio agli enti locali. E allora, in una situazione del genere, meglio non toccare nulla di quanto ereditato dalla gestione commissariale che ha amministrato nel primo semestre dell’anno. Per non correre rischi. Quindi, le aliquote dell’addizionale comunale Irpef e dell’Imu per quest’anno restano invariate. Lo ha spiegato l’assessore Palermo durante la sua introduzione sul tema posto al secondo punto all’ordine del giorno, ovvero la determinazione dell’aliquota di addizionale Irpef. «Volevamo abbassare l’aliquota – ha detto l’assessore – ma non possiamo farlo quest’anno scegliendo di confermare l’addizionale Irpef perché i soldi ci servono, vista anche la riduzione dei trasferimenti di denaro dallo Stato ai Comuni». Il sindaco Fuda gli ha dato manforte, spiegando che «La scelta tecnico-amministrativa è dettata dallo spazio minimo di manovra visto che il bilancio di previsione, dopo 8 mesi, è quasi un consuntivo dell’esercizio corrente. Non escludiamo un ritocco dell’Imu nella prossima annualità senza attendere settembre 2014 per il bilancio di previsione. L’addizionale Irpef – ha proseguito Fuda – va a toccare i redditi in generale e una futura riduzione della pressione fiscale potrà dare un po’ di respiro alle famiglie il prossimo anno. La scorsa consiliatura venne aumentata per sostenere i costi della raccolta differenziata (mai realizzata con la precedente amministrazione) che si intendeva fare ed è stata elevata allo 0,8% e noi vorremmo diminuirla ma a partire dal prossimo anno. Il redigendo bilancio è costruito sulla base della precedente impostazione. Teniamo conto di un semestre di gestione commissariale che ha pregiudicato le scelte che avremmo voluto fare sin da subito». Assente il consigliere Mimmo Loccisano, è toccato al capogruppo di “Progetto Grande Gioiosa” Riccardo Modafferi pungolare l’amministrazione, con interventi mirati e arricchiti, occasionalmente, da alcuni brocardi. Anzi, in alcune circostanze, il dimissionario segretario del circolo cittadino del Pd ha dato l’impressione di voler scavalcare a sinistra la maggioranza, puntando sul consueto cavallo di battaglia, ovvero la distanza tra le lotte comuni quando lui e Fuda condividevano i banchi dell’opposizione all’allora amministrazione Mazza e le scelte attuali dell’esecutivo di “Gioiosa bene comune”. «Non so – ha esordito Modafferi – se ammirare o temere la circospezione con cui muove i primi passi questa amministrazione. Nella passata consiliatura noi ci opponemmo duramente all’aumento dell’addizionale Irpef. Perfino il Corsera ci indicò tra i comuni dalla pressione fiscale più elevata. Allora avemmo un impegno in cambio della differenziata che fu promessa dalla giunta Mazza-Mazzaferro e poi non realizzata. Ora staremo a vedere se la giunta Fuda riuscirà ad abbassarla. Per ora si sta muovendo poco. Certo, i conti vanno conosciuti meglio, ma rispetto agli sfracelli promessi in campagna elettorale noto una grande cautela e mi astengo dalla votazione sulla determinazione delle aliquote Imu. Anche sul tributo sugli immobili si poteva fare di più».
Il capogruppo di maggioranza Giuseppe Ritorto ha ammesso che :«E’ vero che muoviamo ancora poco ma c’è bisogno di capire come possiamo muoverci nella giusta direzione. Se avessimo avuto più tempo avremmo fatto diversamente e una volta che approveremo il bilancio di previsione penseremo subito a dare un’impronta più marcata già a partire dal prossimo bilancio. L’astensione di Modafferi sull’Imu – ha concluso – mantiene una linea di dialogo e le sue osservazioni saranno molto preziose per fare meglio». Di natura squisitamente tecnica il contenuto del successivo intervento del primo cittadino. «Questa voce – ha detto Fuda parlando dell’addizionale comunale Irpef – è divenuta strutturale nel 2008 e nel nostro bilancio vale circa 250.000 e tagliare un punto percentuale significa eliminare circa 30.000 euro. Nelle condizioni date è impossibile tagliare adesso. Noi abbiamo cambiato parecchio. Dobbiamo bilanciare tutta una serie di voci di entrata che non ci consente ad oggi margini di manovra. Anche il taglio sulle indennità di carica avremmo potuto destinarle al taglio di un punto di addizionale IRPEF ma abbiamo preferito destinarle al sociale. Purtroppo i Comuni sull’Imu possono tassare solo le seconde case, altrimenti avremmo tassato volentieri le terze e le quarte, e ora abbiamo deciso di lasciare l’imposta così come è perché spesso le seconde case non sono indice di ricchezza assoluta. Anche chi ha la seconda casa spesso si trova in sofferenza. Un punto in più di Imu sulla seconda casa ci porterebbe 120.000 euro e stando così le cose potremo muoverci in futuro solo in questo senso anche se dobbiamo attendere come andrà a finire la discussione sul piano nazionale visto che si va verso la service tax». Prima di chiudere la discussione sul secondo punto, l’assessore Palermo è andato a ritroso di qualche anno, osservando come «Quando cinque anni fa alzarono l’addizionale Irpef il Comune aveva molti più soldi a disposizione rispetto ad ora. Oggi tagliano sulle certezze (trasferimenti erariali) a favore delle entrate incerte (Imu). Poi regna l’incertezza sul destino stesso dell’Imu” promettendo che «Quello del prossimo anno sarà un Bilancio col nostro indirizzo politico». Prima del voto, c’è stato spazio per l’asciuttissima sintesi del sindaco Fuda: «L’Irpef non da sofferenza di cassa; l’Imu può darla». La votazione ha visto il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle minoranze.
IMU
Anche sul secondo punto ha relazionato l’assessore Palermo, seppur in maniera concisa, visto che anche l’imposta sugli immobili era stata oggetto di discussione nel dibattuto sul punto precedente. «Quest’anno – ha detto Palermo – l’Imu sulla seconda casa va tutta al Comune ma i soldi ci vengono tolti dai trasferimenti erariali, togliendo dunque una forte certa di entrate a favore di una incerta in fase di riscossione». Modafferi, dal canto suo, ha confermato la volontà di astenersi dal voto, così come il resto della minoranza, mentre Fuda, nel compiere una valutazione finanziaria a grandi linee sulla situazione attuale dell’ente e le sue prospettive future ha aggiunto una riflessione più generale sul rapporto attuale tra Governo nazionale ed Enti Locali: «Sono solo due – ha detto il sindaco – le fonti di entrata sulle quali ci sono dei numeri. L’Imu a Gioiosa vale un milione di euro. Non si può continuare con questo balletto di incertezza nazionale sull’Imu. O il Governo si dà una mossa e aiuta gli enti locali ad amministrare e non si fa distrarre da vicende personali e politiche o noi non possiamo amministrare come vorremmo. Patto di stabilità e utilizzo del personale (ci sarebbe bisogno di più addetti per la mole di lavoro che hanno i Comuni) sono priorità per i Comuni ai quali quattro soldi di Imu e addizionale Irpef non possono bastare, altrimenti saremo costretti a rincorrere e a tamponare situazioni contingenti senza poter governare come vorremmo. Non possiamo solo mettere delle pezze a buchi strutturali. L’unico modo per diminuire la pressione fiscale è ridurre i costi dei servizi di acqua e rifiuti, migliorandoli nel contempo. I risultati si apprezzeranno nel 2014. Rispetto agli anni precedenti durante i quali approvavamo le aliquote contestualmente alla discussione e approvazione del bilancio di previsione, ora lo facciamo prima per dare maggiore certezza ai dati di bilancio, migliorando la procedura sotto il profilo tecnico giuridico». La maggioranza vota favorevole e la minoranza si astiene.
Prima del “rompete le righe” da parte del presidente Laura Crimeni, Riccardo Modafferi anticipa la presentazione di due interrogazioni: una sull’abbattimento delle barriere architettoniche in città e una sulla biblioteca comunale e, sornione, promette che «Ne farò una ogni tre giorni». Il sindaco, vista la settimana di festeggiamenti per il santo patrono, augura «Buon San Rocco a tutti» anticipando altresì che «Sabato mattina faremo la cerimonia di consegna delle chiavi al vescovo».