DA VINCENZO LOGOZZO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
GIOIOSA Ionica – I commercianti, gli operatori economici, i cittadini di Gioiosa Ionica e dei paesi della vallata del Torbido protestano contro l’ingiustificata chiusura della filiale del Banco di Napoli. La direzione Generale del Banco di Napoli e del gruppo Intesa Sanpaolo hanno, infatti, deciso di sopprimere con decorrenza dal 21 giugno prossimo la Filiale di Gioiosa Jonica –esistente nel territorio da oltre 90 anni- unico istituto di credito rimasto dopo l’altra clamorosa soppressione della Banca Carime avvenuta lo scorso anno.
La filiale sarà spostata a Siderno. I cittadini e gli operatori economici di Gioiosa Jonica e della Vallata del Torbido hanno deciso di costituirsi in comitato spontaneo con lo scopo di far recedere da tale dannosa decisione i vertici bancari. La valanga di proteste fatte verbalmente presso la filiale di Gioiosa e per a-mail e lettere presso le Direzioni Generali dell’Intesa Sanpaolo e del Banco di Napoli non hanno finora sortito alcun effetto. Lo stesso Commissario Prefettizio del Comune di Gioiosa Jonica ha inoltrato una formale motivata protesta, documentata da migliaia di firme di cittadini ed operatori economici, con invito alle direzioni generali di rivedere il provvedimento e di revocare la decisione di sopprimere la filiale. Di fronte alla mancanza di risposte, il comitato ha deciso di agire in modo differente, mettendo in atto una clamorosa azione di protesta mediante occupazione pacifica dello spazio antistante il Banco di Napoli che avrà luogo mattina di mercoledì 22 maggio prossimo, con inizio alle ore 8,00. La decisione unilaterale del Gruppo Intesa Sanpaolo-BancoNapoli non tiene conto dei bisogni della numerosa popolazione e non è fondata su mancanza di profitto in quanto la Banca a Gioiosa Jonica ha sempre totalizzato utili a fronte dei servizi -puntuali e seri- resi ai cittadini ed alle imprese, specialmente nell’ultimo anno in cui è cessata l’attività della Carime. Tra l’altro lo stesso Gruppo, nel suo documento di sostenibilità afferma e si vanta che ‹‹è un grande gruppo bancario con un notevole impatto sul contesto sociale e ambientale dove svolge la sua attività››. E prosegue: ‹‹E’ dunque responsabilità del Gruppo agire non solo in funzione del profitto ma con l’obiettivo di creare valore per tutti i suoi clienti, l’ambiente e la collettività in generale; ed in particolare per far crescere e servire meglio le famiglie e per contribuire ulteriormente allo sviluppo delle imprese ed alla crescita del paese››. E’ evidente quindi che nel caso di Gioiosa Jonica, il Gruppo Bancario ha agito al contrario delle sue stesse regole. La soppressione del Banco di Napoli in un centro di eccellenza commerciale secolare come Gioiosa Jonica porterà gravissimi danni e blocco dello sviluppo economico del paese e della Vallata del Torbido, coinvolgendo le famiglie, i commercianti, gli imprenditori, i professionisti e tutte le categorie di cittadini, specialmente quelli in disagio sociale. Ecco perché il Comitato invita tutti a partecipare all’azione di protesta mattina del 22 maggio. Successivamente, il 29 maggio, ci sarà una assemblea popolare aperta presso l’Auditorium della Scuola Media di Gioiosa Jonica, con la partecipazione del Vescovo, dei Sindaci della Vallata del Torbido e del Comitato Sindaci della Locride per fare il punto della situazione e stabilire le ulteriori azioni da intraprendere. Intanto tutti gli aderenti al Comitato attuali clienti del Banco di Napoli hanno deciso di non trasferire, in caso di soppressione della filiale, i loro conti nella sede che il Banco istituirà a Siderno. Un ulteriore invito del Comitato a tutti i cittadini è quello di attivare una specie di ”class action” virtuale nei confronti del Gruppo Intesa Sanpaolo-Banco di Napoli inondando con comunicazioni di protesta l’indirizzo a-mail della Banca: assistenza.reclami.bdn@intesasanpaolo.com.