di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Sarà formalizzata giovedì 21 alle 9, in occasione della seduta di consiglio comunale convocata dal presidente Laura Crimeni, la surroga dell’ormai ex assessore Salvatore Femia, che nei giorni scorsi ha rassegnato le proprie dimissioni, sia da assessore che da consigliere comunale.
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La seduta mattutina dell’assemblea cittadina avrà altresì il compito di approvare il bilancio di previsione 2014, con congruo anticipo rispetto ai termini (e alla deroga) fissata a livello governativo.
E così, in attesa di conoscere l’intero ordine del giorno della seduta consiliare, rimane la curiosità di comprendere a chi andranno le deleghe precedentemente detenute da Salvatore Femia (Sport, Servizi Sociali, Cultura e Istruzione).
Il sindaco Salvatore Fuda, contattato da Lente Locale, ha detto che per il momento non considera prioritaria la riassegnazione delle deleghe assessorili che quindi, almeno fino a settembre, terrà per sè. In Consiglio dovrebbe subentrare a Femia il primo dei non eletti alle consultazioni del 2013, ovvero Domenico Coluccio.
Ora, infatti, le priorità sono altre, dall’approvazione del bilancio di previsione da parte del Consiglio, alla gestione dell’attesissima festa patronale di San Rocco, meta ogni anno di migliaia e migliaia di visitatori, attratti dal tradizionale ballo votivo e dalla ricca fiera.
Ma anche la gestione dell’approvvigionamento idrico tiene banco, tanto che sarebbe alle viste un incontro coi vertici della Sorical.
Il mese di agosto, poi, vedrà, con tutta probabilità, la fine del contratto con Locride Ambiente per lo smaltimento dei rifiuti e lo spazzamento delle strade: per quest’ultima competenza, il servizio potrebbe essere affidato a una cooperativa sociale, mentre per lo smaltimento dei rifiuti, già da due mesi e mezzo se ne sta occupando il Comune con i mezzi acquistati di seconda mano in un Comune trentino, che hanno dato la stura a quel processo di reinternalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il cui esempio è stato seguito da altri Enti, tra cui Locri durante la gestione del ramo curata da Alfonso Passafaro, poi dimessosi da assessore all’Ambiente.