di Emanuela Alvaro
GIOIOSA IONICA – Collegialità e responsabilità sociale. Queste le due parole che meglio esprimono ciò che ha significato per la comunità l’inaugurazione del centro di aggregazione sociale intitolato a padre Vincenzo Idà.
Autorità civili, militari e religiose presenti per l’occasione. Tra questi il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, il vescovo Francesco Oliva, il primo cittadino, Salvatore Fuda, il procuratore capo della Repubblica di Locri Luigi D’Alessio, il parroco Michele Ceravolo.
Con l’impegno della Parrocchia di San Nicola di Bari, del Comune, dalla Diocesi di Locri – Gerace, la strada intrapresa insieme al Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di prevenzione, si è concretizzata con il riutilizzo a fini sociali del bene sequestrato alla criminalità organizzata. Tutto ciò si è reso possibile nonostante il 24 settembre 2016 un incendio doloso danneggiò l’immobile sequestrato.
Pomeriggio, proprio nella villetta confiscata, è stato proiettato il video di come tutto si è potuto realizzare, per poi inaugurare e benedire il campetto di calcio a cinque.
I presenti hanno ringraziato per la partecipazione importante e sentita della comunità, ricordando come le autorità sono presenti nella Locride non solo per reprimere, ma soprattutto per dare segni chiari di speranza e, appunto, invogliare all’aggregazione, ad un futuro in cui la responsabilità sociale farà la differenza.