RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
GIOIOSA IONICA – La risposta all’attacco – tutto incentrato sulla tassazione comunale – proveniente dal consigliere di minoranza Giuseppe Mazzaferro, giunge con un piccolo ritardo temporale poichè, contrariamente ad altri abili soltanto ad alzare polveroni mediatici del tutto inutili, l’Amministrazione Comunale impegna il proprio tempo a favore della collettività e alla risoluzione dei relativi problemi.
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Le riflessioni del consigliere Mazzaferro sono chiaramente faziose, completamente false e prive di ogni logica contabile e finanziaria. Egli continua a fare politica producendo soltanto parole vuote, visto che i fatti prodotti negli anni scorsi lo condannano come pessimo amministratore (stiamo parlando di una personalità che negli ultimi 20 anni ha ricoperto più volte il ruolo di assessore al bilancio e di vicesindaco). I risultati ottenuti da Mazzaferro in questi ultimi anni sono evidenti: aumento della tariffa idrica (siamo uno dei comuni calabresi in cui l’acqua si paga maggiormente); aumento addizionale comunale Irpef (elevata al massimo possibile proprio dall’ex assessore Mazzaferrro); tassa sui rifiuti molto alta ben prima dell’insediamento della Giunta Fuda (cui si affianca l’arrivo della TARES, ovvero della nuova tassa imposta dallo Stato); tassa sull’occupazione degli spazi pubblici elevata al massimo; tariffe cimiteriali fortemente aumentate (grazie al “grandioso” lavoro svolto proprio dalla giunta dell’ex assessore Mazzaferro nell’elaborazione del capitolato d’appalto per la gestione del cimitero).
Su una cosa, per amor di verità, il consigliere Mazzaferro e la giunta precedente non hanno ceduto alla tentazione dell’aumento di tassazione, ovvero sull’IMU (la tassa sulla proprietà degli immobili): tuttavìa, visto che adesso si erge a demagogo e discetta di tasse da diminuire e/o di immobili da esentare, ci piace ricordare all’ex assessore Mazzaferro che avrebbe potuto tranquillamente esentare l’IMU sulla prima casa e diminuire di 3 punti percentuali le altre abitazioni (la legge lo prevedeva benissimo, un pò meno lo prevedono – come è normale che sia per qualunque amministrazione – i conti pubblici di un comune!). Sull’IMU odierna, il consigliere Mazzaferro blatera di presunti giganteschi aumenti di tassazione (vi è stato un leggero aumento esclusivamente sugli immobili fittati e su quelli che rimangono inutilizzati). Smemorato e tendenzioso, Mazzaferro non evidenzia il fatto che la Giunta Fuda ha introdotto l’esenzione per le case date in comodato gratuito ai parenti entro il primo grado di parentela, esenzione che esisteva prima con la vecchia ICI e che rappresenta una misura molto popolare (si pensi al padre di famiglia che oggi ha la possibilità di non pagare l’IMU per quelle che sono vere e proprie abitazioni principali, ovvero per gli immobili costruiti e concessi ai propri figli).
Sulla TASI, il “politico di professione” (o che gioca ad essere tale…), ovvero il Rag. Mazzaferro, strumentalizza volgarmente il legittimo disagio economico dei cittadini, facendo intendere che è possibile prevedere una TASI pari a zero (la subdola allusione va anche oltre, sfiorando la suggestione di una TASI che mai sarebbe stata applicata qualora in giunta vi fosse stata la presenza del nostro ineffabile Mazzaferro!). La realtà, al contrario, impone che gli amministratori siano seri e responsabili: un Comune come Gioiosa Ionica non può fare a meno dei 150 mila €uro derivanti dalla TASI prima casa, poichè lo Stato non trasferisce più ai comuni le risorse fino allo scorso anno preventivate per l’IMU sull’abitazione principale e costringe le amministrazioni locali a “recuperare” tale gettito con l’imposizione TASI. Alcuni comuni a noi vicini hanno puntualmente deliberato le aliquote TASI e molti altri lo faranno in autunno secondo quanto prescritto dalla normativa e dal Governo. E giova ricordare che questi comuni hanno applicato aliquote più alte e tipologie di immobili più ampie rispetto a quanto fatto dal Comune di Gioiosa Jonica: da noi, difatti, la TASI è applicata soltanto sulle abitazioni principali (esentate dall’IMU) e non sugli immobili commerciali (come avviene in altri comuni); inoltre, l’80% della popolazione gioiosana pagherà la tariffa base prevista dalla normativa nazionale (1 per mille per gli immobili con rendita catastale inferiore ad €uro 500,00) e 500 immobili (quelli con rendita catastale superiore ad €uro 500,00), su un totale di 2500 abitazioni principali complessive, pagheranno la tariffa dell’1,5 per mille (comunque più bassa dei paesi limitrofi).
In un anno di Amministrazione Fuda (alias: gli “spietati tassatori”, come veniamo etichettati dall’ex vicesindaco Mazzaferro), abbiamo compiuto altre scelte molto importanti, tutte finalizzate alla tutela dei cittadini più bisognosi. Ad esempio, sulla TARES/TARI (la tassa sui rifiuti). Lo scorso anno, vigente la TARES, abbiamo adottato i coefficienti minimi, limitando fortemente gli aumenti del carico fiscale (aumenti dovuti, in grande parte, alla maggiorazione prevista obbligatoriamente dalla normativa nazionale di 0,30 €uro al metro quadro e alle specifiche modalità della TARES che puniscono le attività meno preposte alla differenziazione del rifiuto prodotto). Quest’anno, con la nuova TARI, il costo del servizio smaltimento rifiuti costerà – per la parte concernente le responsabilità dirette del Comune di Gioiosa Jonica – il 40% per cento in meno rispetto all’anno scorso: siamo in attesa di conoscere le decisioni definitive della Regione Calabria (che prevedono, al momento, un forte aumento della tariffa a carico dei comuni), decisioni il cui ritardo potrebbe far slittare anche il pagamento della prima rata TARI.
Concludendo, alcune riflessioni di fondo. Fare politica non è denigrare in maniera pregiudiziale il lavoro degli altri, a maggior ragione se le contestazioni provengono da chi ha male amministrato nel corso degli anni, limitando fortemente le possibilità di bilancio del Comune di Gioiosa Jonica: al contrario, chi ama davvero la propria cittadina, sa mettersi a disposizione della comunità, anche e soprattutto quando si è minoranza in Consiglio Comunale. Magari, smettendola di parlare di inesistenti mobilitazioni popolari anti-amministrazione (a quando il corteo di protesta fino al Palazzo Municipale?) e collaborando anche da minoranza al percorso dei lavori pubblici che la Giunta Fuda è riuscito a costruire laddove l’amministrazione dell’ex vicesindaco Mazzaferro aveva miseramente fallito (vogliamo parlare dei lavori pubblici fermi a causa delle grottesche divisioni all’interno della precedente compagine comunale?).
Lezioni di politica e di pratica amministrativa, da parte di personalità che hanno dimostrato la propria inefficacia, non possiamo proprio accettarne: il consigliere Mazzaferro capisca una volta per tutte che la buona politica non prevede più strumentalizzazioni e disonestà intellettuale.