di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
GIOIOSA IONICA – Una ninna nanna a tempo di valzer per esprimere il concetto di accoglienza ed evoluzione del baco da seta (il “Siricu” che dà il titolo al brano) sotto un duplice aspetto: l’Europa solidale che accoglie i migranti provenienti dalla Siria (terra di origine del baco da seta) e anche la forma di accoglienza primordiale, quella della madre che culla il neonato a tempo di ninna nanna, prima che questi cresca mettendo le ali e volando da solo per il mondo.
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“Siricu” e’ il nuovo brano inedito di Fabio Macagnino, il cui video e’ stato presentato nei giorni scorsi alla sede di Gioiosa Ionica della Recosol. Proprio così: la presentazione della clip realizzata dal nipote Julien Macagnino è stata l’occasione per compiere qualche riflessione sul tema dell’accoglienza dei migranti “Proprio come furono – ha spiegato Fabio Macagnino – i miei genitori che partirono per la Germania in cerca di un avvenire migliore” insieme al sindaco Salvatore Fuda e al referente regionale della Recosol Giovanni Maiolo.
Dunque, la trasformazione del bruco in farfalla, diviene metafora del viaggio di chi fugge da situazioni di guerra e carestia e sbarca nelle nostre coste, come ben raffigurato dalle animazioni “vintage” del video di Macagnino.
Prima della proiezione del video (accolta da cinque minuti ininterrotti di applausi), Fabio Macagnino ha eseguito tre brani, accompagnato da Francesco Loccisano che ha suonato la chitarra classica.
Prima una versione unplugged (e da brivido) di Jasmine Butterfly (dedicata alla sorella Vanessa) in cui le note accarezzate da Loccisano hanno reso il brano ancora più bello, poi la scanzonata Cosmopolitana Mama, quindi le venature psichedeliche di Eudia.
A margine della manifestazione abbiamo intervistato Fabio Macagnino e Salvatore Fuda, come mostrano le immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo.
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