(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
GIOIOSA JONICA- Ha incontrato questa mattina alcuni sindaci del comprensorio locrideo, il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, nel corso dell’iniziativa pubblica dal carattere istituzionale, tenutasi all’Auditorium di Gioiosa Jonica, un’occasione importante per discutere dei recenti contenuti della Riforma della Pubblica Amministrazione.
Un incontro che in realtà, era stato programmato lo scorso mese di ottobre, poi posticipato ad oggi, “per inderogabili impegni istituzionali del ministro”.
A fare gli onori di casa e a introdurre gli interventi di ciascun primo cittadino, il sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda.
Ad approfondire gli aspetti della Riforma della Pubblica Amministrazione nonchè il ruolo che la stessa potrà assumere sul percorso degli Enti locali e dei cittadini, è stata il ministro Madia, una riforma a suo dire, pensata per avvicinare i cittadini alle istituzioni << Bisogna credere-ha dichiarato- che la nostra sia una buona riforma pensata per i cittadini, viviamo una fase complicata rispetto al tema della Pubblica Amministrazione. Quando ci siamo insediati, ci siamo scontrati con un Paese in crisi e abbiamo provato a combattere la strategia dell’austerità, un obiettivo che ancora, stiamo portando a termine. Il limite che sta nell’austerità è il consolidamento dei conti .Il primo fine che ci siamo prefissati infatti, riguarda spazi di manovra finanziaria per scrivere un quadro diverso atto a migliorare la vita dei cittadini. Ma, al contempo, abbiamo voluto ricostruire la cornice, ovvero, le riforme che ci consegnano una politica capace di decidere e le istituzioni più vicine al cittadino. Il buon esito di una riforma non si misura approvando leggi, ma cambiando la vita delle persone. I decreti legislativi pubblicati in Gazzetta Ufficiale se vengono attuati e condivisi dagli amministratori, possono essere volano di cambiamento della vita dei cittadini>>.
I sindaci (e non solo) intervenuti, si sono confrontati con la Madia, sottoponendo alla sua attenzione svariate tematiche, quali ad esempio, l’Unione/ Fusione dei Comuni, le Società a partecipazione pubblica, la problematica del Personale, i Piani Anticorruzione, senza celare la complessità del territorio e constatando come le migliori intenzioni politiche senza un adeguato apparato amministrativo, tendano a scontrarsi contro un muro.
Un concetto quest’ultimo, chiaramente espresso dal sindaco di Marina di Gioiosa Jonica, Domenico Vestito <<Affidiamo-ha esordito- incarichi a chi non ha delle vere competenze, è un diluvio di continue restrizioni. Non ce la facciamo, con enorme fatica cerchiamo di incassare i tributi e di recuperare questo ritardo, altrimenti sarebbe un cane che si morde la coda>>.
<<La spesa del personale- ha commentato Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Jonica– è il vero ostacolo delle Amministrazioni. La dimensione pubblica a volte, può essere garanzia dello Stato, i Comuni non debbono limitarsi solo al rilascio della carta d’identità, ma bisogna metterli nelle condizioni di fornire servizi, un elemento di garanzia in queste realtà>>.
Il sindaco di Mammola, Stefano Raschellà, ha altresì ribadito che i Comuni debbano essere messi nelle condizioni di snellire l’apparato burocratico << Mancano quelle intelligenze dei giovani laureati che potrebbero interfacciarsi, collaborando con le Amministrazioni per tradurre progettualità. La differenza la facciamo con i nostri giovani, impedendo la loro emigrazione>>.
L’ex procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha invece lanciato una provocazione a proposito dell’Unione dei Comuni << I Comuni-ha detto- devono andare oltre l’Unione, ma indirizzarsi verso la Fusione. Da questo punto di vista, la Locride è indietro, l’Unione è già un passo intrapreso, ma dobbiamo andare avanti. E’ necessario avere un personale tecnico capace, altrimenti siamo destinati a scomparire, la Locride non ha voce. Bisogna avere una programmazione decennale, se non torna l’espansione dobbiamo andare avanti con le risorse finanziare disponibili. I Piani Anticorruzione sono uno strumento valido, ma bisogna badare più che altro, alla sostanza delle cose. L’Amministrazione onesta è quella che governa bene e i cittadini lo sanno, alcune volte c’è un coprirsi a vicenda. Sento il peso delle difficoltà che la nostra area attraversa>>.
Un pensiero quello di Lombardo, condiviso dal consigliere comunale di Martone, Nicola Limoncino <<Bisogna puntare alla “Fusione” per avere un’unica direzione politica>>.
E proprio sul tema delle “Fusioni” il ministro Madia ha replicato, ricordando quello già anticipato dal premier Matteo Renzi <<Non si arriva mediante una norma ma attraverso una spinta che, non può che partire dai sindaci. Il percorso che bisogna intraprendere- ha proseguito Marianna Madia- è quello associato, ben vengano le esperienze come le vostre, territori che si mettono in movimento, sindaci che pensano con visione>>.
Sul Personale invece, il ministro ha ripercorso l’excursus circa la crisi del pubblico impiego con il blocco delle dinamiche salariali e il blocco delle assunzioni <<Antonio Decaro, presidente ANCI, chiede di alzare il turn over sugli Enti locali; su questo, stiamo ragionando. Abbiamo superato la crisi del 2010, uscendo da un periodo straordinario. Abbiamo gestito il più grande processo della Storia Repubblicana ricollocando 20 mila dipendenti delle Province, generando negli Enti locali la necessità di ricominciare ad assumere e noi, come Governo, prorogheremo le graduatorie. Per la politica del personale, serve una programmazione seria e un reclutamento selettivo. Abbiamo un progetto di cambiamento del Paese. Un progetto per promuovere velocemente questi cambiamenti normativi; in tal senso, avremo portato a terra queste riforme>>.
Infine, anche sulle Società a partecipazione pubblica (punto analizzato dal sindaco di Roccella Jonica, Certomà) e sui Piani Anticorruzione, il ministro ha fornito ulteriori ragguagli <<Abbiamo approvato un decreto sulla riduzione delle Società a partecipazione pubblica. Abbiamo deciso di mantenere il criterio del limite di fatturato.Se attuato bene, questo criterio libererà risorse ai cittadini. Sui Piani Anticorruzione, ne abbiamo ereditato quelli più complessi, eccetto quello di Raffaele Cantone che è molto più semplice. Il Piano deve essere uno strumento in più per agire sulla sostanza. Se i cittadini rivendicano la normativa sulla “Trasparenza” e gli amministratori la fanno loro, emerge il cambiamento del Paese. Un buon Governo è quello che ha un programma definito che consente ai cittadini di votare in modo chiaro, la legge elettorale può fare molto. Questo è il cardine della Riforma della Pubblica Amministrazione, se i cittadini sapranno essere consapevoli di questi nuovi diritti e se le Amministrazioni, sapranno mettersi al servizio di questo nuovo diritto di cittadinanza>>.
IL VIDEO DELL’INCONTRO