DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI GIOIOSA JONICA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
C’è viva soddisfazione a Gioiosa Ionica per l’ottima riuscita delle manifestazioni estive appena concluse. Punta di diamante del ricco programma messo in campo dall’ amministrazione comunale, guidata da Salvatore Fuda, la tradizionale e ormai storica Festa di San Rocco, che quest’anno ha visto anche la prima edizione del festival “I Tamburi di San Rocco”, inserito nel circuito “Calabriasona” e diretto da Francesco Loccisano.
«Lo sforzo degli amministratori, del Comitato Festa che ha davvero lavorato in maniera straordinaria, del direttore artistico, dei ragazzi di Gustando il Borgo, e di tutti i cittadini gioiosani che hanno cooperato, alla fine, è stato premiato con un grande riscontro di presenze nella nostra cittadina durante la settimana di festeggiamenti dedicata a San Rocco – ha detto il sindaco Salvatore Fuda, in conferenza stampa -. Non possiamo quindi che registrare un avvio positivo per le attività culturali della nostra neonata amministrazione e su questi successi procedere con la consapevolezza di poter fare sempre meglio. Non possiamo quindi che ringraziare nuovamente il Comitato Festa, per lo sforzo messo in campo e la straordinaria capacità di unire le realtà imprenditoriali del territorio, e il direttore artistico Francesco Loccisano che ha dato vita a quattro serate di grande musica popolare. Il nostro ringraziamento particolare va anche a tutti coloro che hanno contribuito alla non facile organizzazione logistica e al mantenimento della sicurezza di un così grande evento: i dipendenti comunali e gli LPU/LSU che hanno volontariamente scelto di dare una mano determinante soprattutto sull’organizzazione della fiera, l’associazione Misericordia, tutte le forze dell’ordine (l’arma dei Carabinieri con il Capitano Comparato, il Comandante Grieco e tutti i suoi uomini, gli uomini della Polizia di Stato guidati dal Vicequestore aggiunto Cimino, e quelli della Guardia di Finanza) che al di là del dato oggettivo della buona gestione dell’ordine pubblico, c’è da rilevare il fatto che nella serata conclusiva di domenica non si è registrato nessun furto d’auto. Il tutto si è ben armonizzato con le iniziative religiose e il percorso di fede, vero elemento centrale e cuore pulsante della festa, guidato da padre Giuseppe Campisano e dal Vescovo di Locri – Gerace Mons. Giuseppe Fiorini Morosini. Non abbiamo lesinato gli sforzi e non lo faremo neppure in futuro. Creare rete e collaborazione saranno le parole d’ordine della nostra azione amministrativa, al fine di creare un protagonismo collettivo di tutta la comunità, in cui tutte le esperienze siano valorizzate, e che al contempo sia una occasione che vada oltre i festeggiamenti e le luminarie: la settimana di San Rocco per la nostra comunità deve essere un momento in cui riflettere sugli esempi di vita e sugli insegnamenti di San Rocco, per acquisire la consapevolezza di dover impostare la nostra condotta di vita sui valori di solidarietà, giustizia sociale e legalità, di capacità di guardare sempre agli ultimi che la testimonianza di San Rocco, Patrono di Gioiosa, ci ha lasciato come insegnamento sociale che non possiamo ignorare».
Sui programmi futuri si è soffermato il vice sindaco Maurizio Zavaglia: «La tradizione culturale legata a San Rocco, dalle chiese alla festa, rappresenta un patrimonio dal valore inestimabile per Gioiosa Ionica. Un’occasione e una vetrina importante anche per valorizzare, così come abbiamo fatto quest’anno, l’inestimabile risorsa storico – archeologica qual è la villa romana del Naniglio. Su questo dobbiamo costruire, portando qui studiosi e antropologi di fama e chiedendo collaborazione a un profondo conoscitore delle tradizioni come il giornalista Rai, gioiosano, Mimmo Logozzo. Per procedere chiediamo quindi a tutti un impegno costante, a partire dal Comitato festa, dagli Amici di San Rocco e dalla Pro Loco».
«Il nostro Comitato si è dedicato alla Festa con grande attenzione e passione, impegnando tempo ed energie con grandissimo entusiasmo – ha sottolineato il componente del Comitato Pino Agostino -. E’ formato da imprenditori e professionisti che, pur impegnati quotidianamente nelle loro attività hanno sacrificato con grande generosità parte del loro tempo per dedicarsi all’organizzazione della festa. La buona riuscita è quindi per noi motivo di orgoglio. Quello che vogliamo è il bene della nostra cittadina e per questo lavoreremo sempre più a stretto contatto e in maniera concreta con questa nuova amministrazione».
In particolare sul festival “I tamburi di San Rocco”, si è soffermato Francesco Loccisano, artista ormai noto in tutto il mondo per aver dato centralità alla chitarra battente, qui in veste di direttore artistico: «Lavoreremo tutto l’anno, con il Comitato festa e l’amministrazione comunale, per rendere ancora più coinvolgente il festival che quest’anno ha già avuto come protagonisti gruppi particolarmente amati dal pubblico calabrese e non solo. Dai QuartAumentata ai Tamburi del Sud, e ancora i Parafonè, i Taranquartet e, infine, il sempre acclamatissimo Mimmo Cavallaro con Cosimo Papandrea e i Taranproject. Vogliamo che gli storici tamburinari di San Rocco abbiano sempre più spazio a livello artistico, anche attraverso la realizzazione di veri laboratori musicali che possano coinvolgere i giovanissimi, per recuperare e rilanciare anche la tradizione del ballo votivo e del suo significato, chiedendo una mano a Domenico Corapi, gioiosano doc, cultore e ricercatore delle tradizioni popolari, coinvolgendo le persone più adulte depositarie della memoria storica di questa festa. E per la seconda edizione pensiamo a gruppi musicali espressione di diverse etnie, per varcare i confini nazionali». Il Direttore artistico ha voluto anche ringraziare, per l’apporto dato all’organizzazione dell’evento, le instancabili Ilenia Caccamo e Maria Teresa D’Agostino.