RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
E’ stato siglato in data 22 marzo 2017 a Reggio Calabria, presso l’Ufficio del Presidente del Tribunale di Sorveglianza, il Protocollo d’Intesa per lo svolgimento di attività di lavoro volontario e gratuito in favore della collettività da parte di soggetti condannati e ritenuti idonei all’ammissione a misure alternative alla detenzione.
L’Amministrazione comunale, con delibera G.C. n. 111/2016, aveva già stabilito l’adesione al Protocollo d’intesa al fine di offrire la possibilità a soggetti ammessi a misure alternative alla detenzione, di sperimentare percorsi riabilitativi finalizzati al reinserimento socio – lavorativo e all’individuazione di modelli di vita alternativi al crimine, attuabili attraverso l’impegno personale e la responsabilità del lavoro gratuito.
L’accordo è stato sottoscritto dal Direttore dell’UEPE di Reggio Calabria (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) Dott.ssa Angela Marcello, dal Direttore della Casa Circondariale di Locri Dott.ssa Patrizia Delfino, dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria Dott. Vincenzo Pedone e dal Sindaco del Comune di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda.
L’UEPE e la Casa Circondariale di Locri individueranno i soggetti condannati ritenuti idonei ad accedere al lavoro volontario, il Tribunale di Sorveglianza approverà il programma di trattamento con proprio provvedimento, e il Comune di Gioiosa Ionica accoglierà i soggetti appositamente individuati per avviarli a lavori socialmente utili ed attività di pubblica utilità sul territorio comunale.
La scelta dell’Amministrazione Fuda, trova motivazione profonda nel riconoscimento della finalità educativa della pena.
L’art. 27 della Costituzione enuncia: “Le pene […] devono tendere alla rieducazione del condannato”, sancendo un principio che non può non fare riferimento alle specifiche esigenze preventivo – risocializzative del condannato. In particolare, la funzione della prevenzione speciale è quella di eliminare o ridurre il pericolo che il soggetto ricada in futuro nel reato.
Con l’attivazione del Protocollo, la rieducazione si traduce, pertanto, in una solidaristica offerta di opportunità, affinché al soggetto sia data la possibilità di un progressivo reinserimento sociale, correggendo la propria antisocialità e adeguando il proprio comportamento alle regole giuridiche.
“Una iniziativa – sostiene il Sindaco Fuda – che si inserisce in un più ampio percorso intrapreso dall’Amministrazione comunale al fine di rendere coscienti i cittadini che il rispetto delle regole è necessario per conservare e far progredire una comunità. La nostra è una terra difficile e problematica. Questo Protocollo, accanto alle altre iniziative sul tema della legalità, rappresenta un’ulteriore assunzione di responsabilità. Non è una iniziativa destinata a grandi numeri e si ha pure la consapevolezza che la sua efficacia non sarà misurabile nell’immediato. Anche la sottrazione alla logica delinquenziale e la riconduzione di un solo soggetto nell’ambito della legalità rappresenta sempre una grande vittoria. Noi partecipiamo al lavoro sinergico e allo sforzo che le Istituzioni fanno nella direzione del recupero e del reinserimento sociale di chi ha violato le regole. Sento il dovere di ringraziare tutti i rappresentanti delle Istituzioni che hanno sottoscritto il Protocollo e che quotidianamente, con tenacia e responsabilità, portano avanti un lavoro preziosissimo. Un particolare ringraziamento al Dott. Antonio Antonuccio dell’UEPE di Reggio Calabria che ha promosso il percorso che abbiamo intrapreso, e alla Dott.ssa Sonia Bruzzese assistente sociale del Comune”.