di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Oggi la Lente Locale mette a fuoco le idee del candidato sindaco della lista “Progetto Grande Gioiosa” Antonio Scali, che ha risposto alle nostre domande in vista delle elezioni del 26 e 27 maggio.
Candidarsi in tempi come questi non è un’impresa comune. Ci vuole più incoscienza o passione politica per farlo?
“Molta passione e un po’ d’incoscienza: ma la prima alimentata e la seconda mitigata dalla presenza con me di una lista di candidati autorevoli, motivati da autentico impegno civile, con una larga rappresentanza di donne”.
Col passare degli anni i trasferimenti di risorse pubbliche dal Governo agli Enti minori si sono progressivamente ridotti. Come pensa di assicurare il mantenimento dei servizi essenziali se l’Ente ha risorse molto più limitate che in passato?
“Nel nostro programma proponiamo,pronti a dare il buon esempio:
Riduzione delle indennità di carica di sindaco ed assessori del 30 – 40 %: con il risparmio ottenuto (quantificabile in almeno 30-35 mila €uro) finanzieremo da subito un serio progetto di natura sociale (assistenza ai bambini disabili che vanno a scuola, forme di assistenza domiciliare leggera per gli anziani bisognosi, spazi e servizi per i bambini, abbattimento delle barriere architettoniche nell’accesso al palazzo comunale e in particolari luoghi del paese. Rinuncia all’indennità di fine mandato da parte del Sindaco (la legge prevede un’indennità extra a favore del sindaco pari ad una mensilità per ogni anno di mandato). Una razionalizzazione dei costi: la situazione attuale ci impone di “tagliare” spese superflue e futili, di eliminare alcuni sprechi che, oggettivamente, negli ultimi anni si sono prodotti. Dovremo fare in modo che gli uffici comunali costino di meno e meglio, ovvero che evitino di spendere in maniera poco produttiva le risorse comunali”.
E al di là dell’ordinaria amministrazione, cosa differenzia la sua proposta amministrativa da quella degli altri?
“Non promettiamo nulla se non sappiamo con certezza di poter mantenere, e in ogni caso senza aumentare la pressione tributaria sui cittadini, specialmente su quelli più fragili socialmente ed economicamente. Non libereremo per le le vie dal nostro paese torme di “vigilantes” organizzati in ronde simil-padane, magari in divisa,berrettino colorato e libriccino per appunti in tasca: ci fidiamo meglio del senso civico dei gioiosani, delle forze dell’ordine, dei volontari delle associazioni che cercano di fornire un servizio verso il prossimo e soprattutto verso i più deboli: i senzatetto, gli emarginati, i cittadini in difficoltà”.
In tempi di spending review come intende regolarsi con gli incarichi di consulenza e di staff? Li ritiene indispensabili per il buon funzionamento del Comune?
“Né incarichi, né “ricerche” né studi o consulenze esterne, neanche collaborazioni coordinate e continuative (a progetto o meno) quando gli incarichi possono essere assolti da professionalità interne al Comune”.
In Italia vanno di moda le larghe intese. Come intende lei il rapporto tra maggioranza e opposizione consiliare?
“Netta distinzione e rispetto dei ruoli. Lo stile di opposizione che il gruppo Pd ha adottato nella passata consiliatura è una testimonianza di fatto: non abbiamo fatto pregiudizialmente mancare il nostro apporto quando c’era da operare per il progresso economico e civile della nostra comunità (elaborazione dello Statuto, realizzazione di regolamenti comunali, gestione dei beni confiscati alla mafia, sviluppo della cultura della legalità…),ma abbiamo nettamente avversato l’amministrazione quando imponeva l’iniqua tassa fissa di 50 euro a contatore per il consumo dell’acqua, o quando elargiva dalle povere casse del comune centinaia di migliaia di euro l’anno a una pletora di spesso inutili assessori, fino alla mozione di sfiducia e alla caduta della Giunta grazie soprattutto alla nostra azione e al nostro voto”.
Da qualche anno gli appalti dei Comuni passano dalla Suap e molti Enti hanno inserito nei rispettivi statuti la costituzione di parte civile in tutti i processi di ‘ndrangheta. Qual è il suo pensiero sulla reale efficacia di questi strumenti?
“Uno straordinario passo in avanti anche se non risolutivo nella lotta contro le infiltrazioni mafiose. Il nostro programma prevede,nel capitolo riguardante la difesa della legalità e il rispetto delle regole,la sottoscrizione di un Protocollo di legalità tra Comune e Prefettura di Reggio Calabria alla luce della Direttiva del 23 giugno 2010 “Controlli antimafia preventivi nelle attività «a rischio» di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali”, con la quale il Ministero dell’Interno ha inteso stimolare un proficuo controllo delle attività più vulnerabili legate al ciclo di realizzazione delle opere pubbliche, volto a comprendere anche una serie di prestazioni e forniture di beni e servizi formalmente esenti da verifiche e, tuttavia, particolarmente esposte al pericolo di infiltrazione mafiosa. Lo Statuto comunale, che abbiamo contribuito a redigere afferma che “Il Comune di Gioiosa Jonica, nella propria attività, si ispira al rispetto della legalità, favorendo il rispetto delle regole democratiche e stimolando in particolare la diffusione della cultura della lotta alla mafia ed a tutte le forme di criminalità. Il Comune si impegna altresì a garantire la massima trasparenza negli atti e nel controllo su tutte le opere e gli interventi sul territorio. A tal fine, per tutte le ipotesi di intervento che prevedono un impatto significativo sul territorio e sulla collettività, dovrà essere coinvolto il Consiglio Comunale, il quale valuterà anche l’eventuale costituzione di Parte Civile dell’Ente nei processi di mafia.” In questi anni,nonostante l’assenza di automatismo nella costituzione di parte civile del comune in processi per fatti di mafia e usura avvenuti nel territorio comunale,il consiglio ha sempre votato favorevolmente”.
Lotta all’evasione tributaria: dirà in campagna elettorale che chi non paga i tributi regolarmente va sanzionato perché danneggia la collettività?
“Va sanzionato chi non paga i tributi se può o se può e non vuole, va aiutato chi non li può pagare regolarmente o non li può pagare affatto. Equità e fermezza per il risanamento dei conti nella gestione delle entrate tributarie. Sappiamo che ci troveremo di fronte a una notevole contrazione delle entrate e rilevante aumento delle spese. Occorre avviare un processo di razionalizzazione delle spese e un progressivo miglioramento della riscossione delle entrate senza aumentare la pressione fiscale. Ricercare finanziamenti europei nazionali, regionali attraverso la costituzione di uno staff tecnico di alto profilo che sappia poter intercettare le risorse. Pagare tutti per pagare meno, questo dovrà essere il nostro motto. Ci doteremo di una struttura snella, coordinata dal responsabile finanziario del comune, con il compito di incrociare i dati fiscali dei contribuenti e di scoprire eventuali evasori. Vi sono tributi comunali (imposte su affissioni e pubblicità, passi carrabili, occupazione suolo pubblico) che rimangono praticamente non riscossi, e altri (acqua su tutte) con un tasso di evasione altissimo: una situazione non più tollerabile, specie alla luce delle evidenti difficoltà economiche del nostro Comune”.
I recenti fatti di cronaca evidenziano una crescente insofferenza verso la classe politica che spesso sfocia in disprezzo di quella che viene considerata la casta? Come si torna a fare partecipare i cittadini alla vita politica?
“Queste le nostre articolate proposte sui principi di Partecipazione, trasparenza, informazione:
– Bilancio Partecipativo: rete di assemblee nelle varie zone del paese al termine delle quali i cittadini che vi partecipano decidono democraticamente come e dove investire una piccola quota del bilancio comunale
– Consulta Migranti e Consiglieri Comunali Aggiunti: strumento di inclusione civica per tutti gli stranieri presenti nel territorio comunale, con l’innovazione di uno o più consiglieri comunali aggiunti con poteri consultivi e rappresentativi delle comunità straniere
– Consulta Giovanile: già in essere, merita di essere migliorata e di proseguire negli sforzi positivi già intrapresi.
– Trasmissione dei consigli comunali in streaming video e in diretta radiofonica: ogni cittadino può seguire da casa la vita politico-istituzionale del civico consesso
– Pubblicazione on line delle delibere di giunta e di consiglio e delle determine dirigenziali: il sito web del Comune deve essere radicalmente ristrutturato e potenziato, divenendo uno spazio accessibile per ogni sorta di informazione amministrativa
– Creazione di aree wi-fi in luoghi specifici del territorio comunale, per l’accesso alla rete e alle relative informazioni e per il superamento del cd. “digitale divide”
Tre ragioni per le quali chi abita lontano dovrebbe visitare la sua città e altrettante per convincere chi ci abita a non andare via.
“I motivi turistici fondamentali possono essere questi:
PARCO ARCHEOLOGICO DEL NANIGLIO,che, anche e soprattutto in virtù dell’opinione espressa da competenti operatori culturali, risulta essere un autentico patrimonio archeologico e culturale, di grande originalità e di evidente importanza storica, con pochi eguali nel comprensorio locrideo.
FESTA DI SAN ROCCO – Evento già fortemente identificato e riconoscibile, caratteristico della storia e dell’identità dei gioiosani, Vi sono elementi culturali ed antropologici, a partire dalla straordinaria forza emotiva del ballo votivo, che noi non possiamo non vedere nelle loro potenzialità anche di sviluppo sociale ed economico.
LA BIBLIOTECA COMUNALE E PALAZZO AMEDURI – La Biblioteca Comunale luogo di cultura e di socialità; il Museo Civico di Palazzo Amaduri, con la valorizzazione in particolare delle tele attualmente presenti e del Museo del Legno.
La possibilità, invece, di abbandono del proprio luogo natio ha oggi quasi sempre una motivazione concreta: disoccupazione e ricerca di lavoro, perfezionamento negli studi, aspirazioni professionali. Cercheremo di rendere il nostro paese “normale”, bello nei ricordi di chi parte e familiarmente e civilmente accogliente per sollecitare i ritorni.