di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – «Quella delle Primarie del 16 febbraio è un’occasione storica per cambiare davvero il Pd calabrese. Siamo a un punto di non ritorno e ci dobbiamo opporre alla restaurazione del “cerchio magico del potere” che cerca di riciclarsi sostenendo un altro candidato, superando la logica delle correnti e delle casacche, tornando a parlare con la gente e nei comuni in difficoltà». Al candidato alla segreteria regionale del Pd Massimo Canale l’arte oratoria non manca. E ha scaldato i cuori dei militanti e dei simpatizzanti giunti alla sala consiliare del palazzo municipale di Gioiosa Ionica per ascoltarlo nel corso della manifestazione indetta dal circolo cittadino (in primis da Antonio Larosa) in vista delle Primarie di domenica prossima.
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Canale è nel Pd da un anno e mezzo, dopo una significativa militanza nel Pdci con ruoli istituzionali. Grazie a lui, i suoi sostenitori vogliono intercettare il consenso di chi si sente di sinistra anche se non milita nel Pd e, pensando agli iscritti tra i democrat, vogliono che lui rappresenti il cambiamento reale contro il consenso – giudicato in certi casi discutibile – che si sta agglutinando verso il candidato renziano Ernesto Magorno, a favore del quale si sono pronunciati, come ha detto il segretario provinciale Romeo «Quelli di Capo Suvero, che rappresentò la pagina più nera del Pd calabrese». Il riferimento a Peppe Bova e Agazio Loiero appare chiarissimo.
Ha introdotto i lavori Antonio Larosa, dicendo che «Ho fortemente voluto quest’incontro qui perché conosco e stimo Massimo Canale da molto tempo, e so che è capace di essere sia idealista che pragmatico, vista la sua esperienza nelle istituzioni. Canale – ha proseguito Larosa – è un uomo libero perché non appartiene ad alcuna corrente, ed è proprio la logica perversa delle correnti quella che dobbiamo superare, sostenendo la sua elezione a segretario regionale del partito».
Il sindaco Salvatore Fuda, nel porgere il proprio saluto, si è detto «Contento della visita di Massimo Canale al presidio cittadino della Rete dei Comuni Solidali e dello Sprar. La vita dei Comuni dipende molto – ha proseguito Fuda – dalle leggi fatte a livello regionale e nazionale, a cominciare da una gestione del ciclo dei rifiuti da riorganizzare».
Il consigliere regionale Nino De Gaetano, con una storia politica identica a quella di Larosa (ex Rifondazione poi passato al Pd) ha detto che «Con la candidatura di Massimo Canale potremo pescare anche fuori dal Pd perché con lui il partito ha l’occasione di svoltare realmente a sinistra».
Quindi, ha preso la parola la giovane di Marina di Gioiosa Valentina Femia, candidata all’assemblea regionale nella lista a sostegno di Massimo Canale. Attivista del comitato giovanile O’Strakon, la Femia è la plastica dimostrazione di quel mondo della sinistra diffusa in cui Canale ha inteso reclutare i propri candidati. «Sono sempre stata critica col Pd nazionale – ha detto Valentina Femia – forse perché mi colloco più a sinistra ma sostengo con convinzione la candidatura di Massimo Canale, promettendo che metterò il massimo impegno in questa competizione elettorale».
Il segretario provinciale Seby Romeo ha parlato da militante che sostiene Canale, più che da figura territoriale che rappresenta l’unità del partito. Il “fact checking”, però, ha rilevato una sua piccola bugia, nel momento in cui ha detto che «Abbiamo garantito a tutti i candidati uguali occasioni di visibilità nel territorio», visto che giovedì scorso Massimo Canale era presente ed è intervenuto al convegno del circolo sidernese del Pd sulle ragioni del dissesto del Comune locrideo, durante il quale i dirigenti cittadini del partito, con una furbata di piccolissimo cabotaggio, gli hanno offerto un’occasione di visibilità non prevista dal protocollo.
Romeo è stato molto più convincente nel momento in cui si è scagliato direttamente contro la corrente renziana del partito e il suo candidato alla segreteria regionale Ernesto Magorno «Uno che – ha detto – riveste tre incarichi ed ha già detto che il candidato alla presidenza della giunta regionale non può essere scelto in Calabria, ma fuori. Evidentemente – ha proseguito il segretario provinciale – Magorno risponde a quelle logiche correntizie che in almeno un paio di occasioni hanno impedito che fosse celebrata prima quella grande festa della democrazia che sono le primarie regionali del partito, per celebrare le quali, i nostri militanti dedicheranno 12 ore d’impegno domenica prossima». Il fendente più diretto ai sostenitori di Magorno arriva nel momento in cui Romeo dice, testualmente: «Altro che cambiamento! La loro è una sporca operazione restauratrice alla quale dobbiamo opporci votando Massimo Canale».
Temi, questi, ripresi da Canale nel suo intervento conclusivo quando ha detto che «Chi ha scacciato ed è stato scacciato dal partito, non può sostenere alcun candidato. Anzi, chi vive la scena politica regionale da troppi anni dovrebbe avere l’onestà intellettuale di fare un passo indietro. Il Pd attuale – ha proseguito Canale – non conosce la Calabria, ecco perché voglio un partito che sia più vicino ai nostri circoli e ai nostri amministratori».
Non è mancato un cenno alla visita odierna alla Re.Co.Sol. «Noi – ha detto Canale – il programma lo scriviamo per strada e stasera, dopo la visita compiuta in loco, arricchiremo la mia proposta programmatica includendo i temi dell’accoglienza dei migranti».
Quindi, dopo aver ricordato le battaglie condotte in consiglio comunale a Reggio «In cui, pur in una rapporto di uno contro tre – ha spiegato Canale – lottammo per aprire gli occhi ai cittadini, anticipando i disastri dell’allora amministrazione comunale di centrodestra», ha concluso mettendo in discussione i dati dei recenti sondaggi sulle primarie calabresi. «Noi – ha detto Canale – non spariamo balle come i nostri avversari, e siamo convinti che con l’impegno di tutti riusciremo a creare un Pd diverso per la nostra regione».