di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Chi vuole, può anche prendere in mano il dizionario dei sinonimi e contrari e cercare, per ragioni di opportunità politica, di edulcorare la pillola. Ma noi, che non abbiamo perso il vizio di chiamare le cose col loro nome, pensiamo che il messaggio lanciato dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista Salvatore Fuda al suo omologo del Partito Democratico Riccardo Modafferi, sia sostanzialmente un ultimatum.
Già, la volontà di fare un percorso unitario per le Comunali di maggio c’è ancora ma evidentemente Rifondazione non è disposta ad attendere oltre. Rispetto all’assemblea popolare dello scorso 20 gennai che avrebbe dovuto costituire un momento di avvio del percorso unitario del centrosinistra gioiosano aperto alla società civile, è passato un mese e mezzo senza sostanziali passi in avanti nel segno dell’unitarietà della coalizione. Certo, le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio non hanno agevolato questa situazione, visto che i due partiti hanno appoggiato due coalizioni, due candidati premier e due coalizioni diverse, e questo Fuda lo ha scritto. Solo che in diversi passaggi della lettera che il Prx ha inviato al Pd, si capisce perfettamente quello che è il senso dell’ultimatum: «I tempi sono strettissimi»; «è arrivato il momento di chiarirsi definitivamente e verificare l’esistenza delle condizioni e della volontà di costruire un progetto politico unitario»; «oggi non c’è più tempo», ecc. A questo si aggiunge la tempistica indicata dal segretario cittadino del Prc, che rivolgendosi al suo omologo dei democrat scrive «Ti chiediamo un incontro per domani stesso, 7 marzo 2013, in cui verificare definitivamente la possibilità di iniziare un percorso comune». Oggi per domani, insomma. Proprio nel giorno in cui è stata convocata, per il tardo pomeriggio di oggi, l’assemblea degli iscritti al circolo del Pd, che dovrà discutere due punti importantissimi: le dimissioni presentate dal segretario Modafferi alla luce di quello che è stato definito come un «deludente risultato elettorale alle Politiche» e l’indicazione di un proprio candidato sindaco scegliendo tra Antonio Scali e Angelo Antonio Larosa. Almeno sembrano essere questi i nomi più gettonati. Mentre il Prc, nella lettera, chiede di «utilizzare lo strumento delle elezioni primarie di coalizione aperte per la scelta del candidato sindaco». Insomma, le gatte da pelare non mancano per Modafferi e i democrat cittadini e quella di stasera – ne siamo certi – non sarà una passeggiata di salute per loro.