DAL SEGRETARIO CITTADINO DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA SALVATORE FUDA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA APERTA – Appello per l’unità delle forze democratiche e progressiste di Gioiosa, per la partecipazione e per la costruzione di un progetto politico che abbia al centro il Bene Comune.
GIOIOSA JONICA – Il voto del Consiglio Comunale di lunedì 26 novembre scorso ha definitivamente chiuso la crisi politico – amministrativa della maggioranza che ha sostenuto la Giunta Mazza – Mazzaferro dal 2008 ad oggi. Una crisi che durava da un anno e mezzo e che ha di fatto paralizzato l’azione amministrativa dell’Ente. Dopo il largo consenso ricevuto, il personale politico uscito vittorioso dalle ultime consultazioni elettorali non è stato in grado di governare e di risolvere i problemi del paese: particolarismi e conflitti tra interessi contrapposti hanno determinato la paralisi amministrativa, la fine anticipata della consiliatura e conseguentemente il commissariamento dell’Ente. Archiviata definitivamente l’esperienza negativa della giunta Mazza – Mazzaferro, è tempo di aprire “il cantiere dell’alternativa”. Gioiosa ha bisogno di voltare pagina.Oggi, in un paese commissariato e sommerso dalla spazzatura (anche per l’assoluta mancanza di una programmazione che mettesse in piedi un serio servizio di raccolta differenziata – settore di competenza dell’ex assessore De Pino), una parte di ex amministratori che per quattro anni e mezzo hanno regolarmente percepito lo stipendio producendo poco o niente per la comunità gioiosana, sono impegnati in un paradossale quanto imbarazzante tentativo di “smarcamento”. Tentano di ripulirsi scaricando sulla figura dell’ex Sindaco Mazza e del gruppo di quei consiglieri che fino all’ultimo lo ha sostenuto, le responsabilità politiche di un fallimento che invece coinvolge l’intera maggioranza. Con questo banale stratagemma pensano di candidarsi a governare nuovamente, “freschi e puliti”, sicuri di aggirare quel giudizio negativo che l’opinione pubblica esprime largamente nei confronti del loro operato. I cittadini di Gioiosa non dimenticheranno sicuramente che, in questi quasi cinque anni di cattiva amministrazione, gli stipendi del Sindaco e degli assessori hanno pesato sulle loro tasche per un totale di quasi 600.000 euro! Anni in cui si sono privatizzati quasi tutti i servizi, determinando un aumento di costi per l’Ente e per i cittadini, in cui molte opere pubbliche finanziate hanno subito ritardi inammissibili (vedi campo sportivo) e nulla si è fatto per ridurre i tributi, anzi le tariffe dell’acqua sono notevolmente aumentate.In questo quadro rispunta l’ex Sindaco ing. Domenico Loccisano che si ricandida alla guida del paese e che lavora alla costruzione di una lista elettorale da presentare alle prossime elezioni. Un film già visto. Finirà forse con il ricostituirsi l’“allegra brigata” che ha governato Gioiosa negli anni compresi tra il 1999 e il 2004, quando il rag. Mazzaferro vicesindaco e assessore al bilancio gestiva allegramente i conti pubblici lasciando un buco di 1.200.000 euro di acqua non pagata? Personaggi che per decenni hanno avuto in mano l’amministrazione di questo paese, si ripropongono ancora una volta per gestire la cosa pubblica. Difficilmente qualcuno rinuncerà alla partita, visto che probabilmente sarà la futura Amministrazione a dover definire il PSA (Piano Strutturale Associato), cioè il nuovo strumento urbanistico che sostituirà il vecchio Piano Regolatore Generale. Se Gioiosa oggi è in queste condizioni, con gravi carenze e ritardi in diversi settori strategici della vita amministrativa, noi riteniamo che ci siano delle responsabilità ben precise in capo a coloro i quali per anni hanno avuto il compito di governare.Di fronte a tutto ciò, guardando a cosa è stato e a cosa potrebbe essere, abbiamo il dovere politico di costruire un fronte unitario ampio e aperto, in grado di coinvolgere tutti coloro che hanno la volontà di dare una mano per migliorare le condizione di questo paese, attraverso un percorso di condivisione e di partecipazione popolare. Immaginiamo “il cantiere dell’alternativa” come un luogo in cui ci si possa ritrovare sulla base di valori condivisi, lasciando fuori le vecchie logiche dell’appartenenza e della contrattazione politica, per lavorare tutti insieme alla promozione del Bene Comune. Un luogo aperto in cui possano esprimersi e partecipare soggetti diversi, che vogliono contribuire alla costruzione di un progetto politico per Gioiosa. Un luogo in cui si possano valorizzare, nella stessa misura, sia le positività dei soggetti collettivi che quelle dei singoli individui.Riteniamo che un buon punto di partenza debba essere l’aggregazione delle forze politiche che in questi anni si sono opposte alla maggioranza che ha sostenuto il Sindaco Mazza, di quei gruppi e quei singoli che più semplicemente non esprimono un giudizio positivo sull’amministrazione uscente e vorrebbero costruire e promuovere una progetto politico moderno e dinamico, all’altezza di affrontare la sfida del governo per i prossimi cinque anni, sia sotto il profilo dei contenuti che del personale politico.Crediamo che i gioiosani abbiano bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo e di diverso per uscire da questa situazione. È arrivato il momento di fare scelte coraggiose che siano in grado di produrre cambiamenti radicali. Serve quindi un programma snello e semplice, fatto di pochi punti essenziali, che non sia soltanto un’elencazione di enunciati, ma che contenga l’indicazione degli strumenti pratici per il raggiungimento degli obbiettivi.Un programma che, a nostro avviso, dovrebbe affrontare le questioni più spinose: come rinnovare la rete idrica e costruire nuovi pozzi e acquedotti comunali pubblici capaci di raccogliere per caduta l’acqua di cui le nostre montagne sono ricche, rendendosi progressivamente autonomi dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico per sfuggire allo “strozzinaggio” della SoRiCal e poter abbassare le tariffe; come affrontare il problema dei rifiuti, per mandare a casa la Zetaemme e mettere in piedi un servizio pubblico di raccolta puntando seriamente sulla differenziata; e ancora come rendere accessibili i servizi scuolabus e mensa scolastica senza dissanguare le famiglie; ecc.Se ci sarà unità e condivisione sui contenuti, sarà più facile individuare un gruppo unito, leale e determinato, capace di realizzare quel programma di cambiamento radicale di cui Gioiosa ha bisogno. Tuttavia, se dopo aver stretto quello che potremmo definire il “patto politico” fra tutti coloro i quali parteciperanno e aderiranno al progetto, dovessero emergere più proposte per la candidatura a Sindaco, il coinvolgimento degli elettori attraverso elezioni primarie rappresenterebbe senz’altro una iniezione di energia positiva nella vita democratica della nostra comunità.La “prima pietra” di questo percorso potrebbe essere una grande assemblea pubblica, popolare e costituente, da convocare in tempi brevissimi. Un appuntamento che sia promosso insieme dalle forze politiche organizzate, dai singoli, dai gruppi e da tutti quei soggetti che vogliono essere della partita, che non abbia primogeniture, ma sia patrimonio comune di un progetto ampio.Questo è il nostro contributo in termini di idee e di proposte operative per iniziare un cammino condiviso verso le prossime elezioni amministrative: un percorso per costruire una lista civica unitaria delle forze democratiche e progressiste, che aggreghi tutti i soggetti desiderosi di un cambiamento reale per questo paese.Fiduciosi del fatto che queste nostre considerazioni siano valutate con la giusta attenzione, sia dalle forze politiche che in questi anni si sono opposte alla maggioranza di Mario Mazza che dall’opinione pubblica in generale, speriamo di ritrovarci presto, in tanti e tutti insieme, in un progetto politico vincente per far crescere la nostra comunità.