R. & P.
Ci sono nella vita alcune esperienza che ti segnano nel
profondo, ed anche se il tempo passa, fanno capolino nella tua vita e ti
ricordano, come un campanellino che se tu sei stata fortunata a reagire
hai il dovere di lottare per quelle donne che non hanno la forza di
dire no, di dire basta, per quelle donne che, ancora, non riconoscono un
amore malato, perché non hanno ancora acquisito i giusti strumenti o
perché si sentono sole e (a volte) inadeguate. Sin dall’inizio del
nostro mandato, ho deciso di dare un taglio concreto, senza parlare per
spot sull tema che vede al centro, purtroppo, la violenza sulle donne,
ma di lasciare una traccia. Sono una convinta
sostenitrice dell’importanza dei gesti ed è per questo che ho fortemente
voluto insieme alle donne e agli uomini che siedono con me in consiglio
comunale di realizzare una sedia rossa, quel ” posto occupato” simbolo
silenzioso di tutte quelle donne morte per colpa di un amore sbagliato.
Le due sedie rosse occupate sono, dopo mille perché, diventate un
simbolo importante nella sala del Consiglio comunale e nell’androne del
municipio dove abbiamo scelto di posizionarle. Quest’anno,
in silenzio e grazie agli operai del nostro comune, abbiamo deciso di
installare anche una “Panchina rossa” davanti al Municipio. Ma
non ci siamo fermati qui. Nell’arco di quest ‘anno un pó per necessità,
un pó perché abbiamo ritenuto doveroso fare qualcosa di più, insieme ad
un gruppo di donne straordinarie abbiamo dato vita allo sportello
antiviolenza “Mai Più Soli” che è già operativo e sta fornendo sostegno a
diverse donne. La pandemia ha reso questa
giornata ancora più importante, visti gli aumenti di violenza consumate
sopratutto dentro le mura domestiche. Noi, in virtù delle necessità che
abbiamo visto sul nostro territorio finita questa fase emergenziale
inizieremo dove non ci siamo mai fermati.Alle donne, ragazze, amiche, sorelle dico:un
uomo che ci picchia è un violento. Sempre. E dobbiamo capirlo subito.
Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un
terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe
costole e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette
vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.
Valentina Femia Consigliere delegato alle Politiche sociali e pari opportunità