di Francesca Cusumano
LOCRI – Come ogni primo giorno di primavera, anche quest’anno ed esattamente il 21 marzo, ricorre la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa da Libera, presieduta da don Luigi Ciotti e dall’Associazione Avviso Pubblico.
E’ da 27 anni che ogni anno, puntualmente, una città diversa, attraverso la lettura di un lungo elenco di nomi, ricorda chi è caduto per mano della criminalità organizzata.
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che ha istituito e riconosciuto il 21 marzo come “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Ogni 21 marzo, non solo la scelta di una città specifica per la celebrazione della giornata, ma anche uno slogan diverso.
“E’ possibile” è lo slogan scelto per l’edizione 2023, ovvero “riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale”.
La parola possibile “deriva da potere e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. In un momento storico in cui le difficoltà sono numerose, con la crisi ambientale, sociale ed economica aggravata dalla pandemia e la vulnerabilità politica internazionale provocata dalla guerra, abbiamo il dovere di indicarci insieme la strada, di dirci dove può e deve portarci il nostro impegno comune. Oggi ci troviamo su un sentiero oscuro, dove talvolta non ci sono neanche le stelle a farci da guida. Ma se diventiamo tutti consapevoli di questo sentiero e del perché sia divenuto oscuro, possiamo attraversarlo e superarlo, per raggiungere l’alba del cambiamento necessario. Questo è un tempo di attraversamento difficile, in cui ci pare che le vecchie mappe non servano più a ritrovare la strada. È un tempo complesso che ci chiede di metterci in gioco anche componendo nuovi orizzonti, ponendo in dialogo competenze diverse e saperi transdisciplinari, per generare un pensiero meticcio. Sappiamo che è possibile superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà”.
La XXVIII edizione della “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, quest’anno si svolgerà Milano, scelta come piazza principale e in contemporanea anche, in tanti luoghi di tutta Italia.
Proprio nel primo giorno di primavera, identificato come simbolo di rinascita, le reti di Libera e Avviso Pubblico, gli enti locali, le realtà del Terzo Settore, le scuole e tanti cittadini, insieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno in molte città per ricordare, nome per nome, tutti gli innocenti morti per mano delle mafie “creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, responsabile che dal ricordo, può generare impegno e giustizia nel presente”.
Il 21 marzo 2017 anche la città di Locri, fu scelta per XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno, in 25mila avevano sfilato per le strade della città, un corteo colorato composto da migliaia di giovani.
Ma non solo, il 19 marzo dello stesso anno (2017), il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva incontrato i familiari delle vittime e durante la cerimonia alla presenza della massima autorità, erano stati letti gli oltre 950 nomi delle vittime innocenti delle mafie.
Come anticipato da Deborah Cartisano, referente del Coordinamento Libera Locride nonchè figlia del fotografo bovalinese “Lollò” Cartisano, sequestrato e barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1993, sono tanti gli appuntamenti in programma per ricordare ma soprattutto per raccontare, l’importanza della memoria delle vittime di ‘ndrangheta.
Si parte questo pomeriggio alle ore 16 a Bovalino, dove grazie all’Associazione Auser Noi Ci siamo- Bovalino “Radici di Memoria”, si procederà con la messa a dimora di fiori in ricordo delle donne, vittime di ‘ndrangheta, dopo un percorso di formazione avviato con gli utenti e gli operatori del Centro.
Lunedì 20 marzo alle ore 18:30 a Placanica, seguirà la proiezione dei nomi delle vittime sui muri dell’oratorio.
Diversi poi, gli eventi del 21 marzo in diversi Comuni del comprensorio:alle ore 11 a Locri, in Piazza Fortugno, la lettura dei nomi nel piazzale antistante il Tribunale assieme agli ex detenuti della Casa Circondariale di Locri.
“La lettura dei nomi – fa sapere Deborah Cartisano – vuol essere Opera Segno ed in continuità con i percorsi di collaborazione attivati tra la Diocesi nella persona di S. E. monsignor Francesco Oliva, il Tribunale di Locri nella persona del dottor Fulvio Accurso e Libera Locride, sui processi di cambiamento, di giustizia e memoria”.
La lettura dei nomi, proseguirà contemporaneamente alla stessa ora, alla scuola secondaria di Caraffa del Bianco, all’istituto comprensivo M. Macrì di Bianco e al Liceo Classico Ivo Oliveri di Locri.
E infine, alle 16,30, al Convento dei Domenicani di Placanica.