di Simona Masciaga*
27 gennaio, Giornata della Memoria, giusto per non dimenticare lo sterminio, l’olocausto, le ingiustizie, la violenza più abominevole inflitta agli uomini di razza, colore, etnia, religione o quant’altro differenti da chi si erge a giudice, capo di governo, Dio, o emblema di perfezione.
Orbene, qualche anno fa, ho visitato Dachau. Confesso di non aver dormito per tre giorni e se non ho dato di stomaco durante la visita, è stato solo perché sono riuscita, con sforzo, a contenere le emozioni, ma non le lacrime che scendevano da sole e a fiumi.
Il governo tedesco permette, oggi, visite gratuite, guidate e la manutenzione di quei luoghi terrificanti: lo stesso non vuole guadagnare, ma comunicare al mondo intero le – mi sia consentito dire – schifezze – il termine è delicato – avvenute in quei luoghi, con vergogna, umiliazione morale e peso generazionale davanti al mondo intero.
Camminando tra docce al cianuro e forni crematori, affiora alla mia mente una vecchia canzone di Guccini “Auschwitz” e, inoltre le testimonianze di mio zio Evaristo, fratello di mia madre, ora nella pace dei credenti, riuscito a sopravvivere poiché fuggito da quel luogo di sterminio.
Immagino urla di bimbi, madri disperate, donne violentate e poi cremate vive, uomini che perdono la dignità di essere tali…marchiati come bestie al macello…tutti, indistintamente tutti!
Mi viene da chiedere, per chi ha fede, dove fosse Dio in quel momento…dove fosse la giustizia terrena e soprattutto dove fosse finita la pietà umana!
Poi, rivango nella memoria, le persecuzioni cristiane: Nerone, Diocleziano e amaramente ammetto che noi siamo figli ed eredi di quella Roma!
Ora ci troviamo davanti altre realtà: immigrati lasciati in balia delle onde alla mercé del mare e dei potenti di turno.
Non ne voglio fare una questione politica: non ne sono all’altezza e non mi arrogo titoli a riguardo, ma ritengo opportuno che chi di competenza si attui a salvare quelle vite, a trovare una soluzione per garantire la vita umana, indipendentemente dal colore politico, dalle ideologie ma solo facendo appello al proprio cuore…non vogliamo una nuova Dachau!