R. & P.
Quando la Natura incontra l’Uomo ed egli la accoglie con saggezza, possono accadere cose straordinarie.
Sul binomio uomo-natura, scienze umane e naturali, si aprono le Giornate FAI di Primavera, programmate per sabato 15 e domenica 16 maggio, ormai giunte alla loro 29ª edizione.
Una delle prime iniziative nazionali, quella lanciata dal FAI, che cammina a piccoli passi insieme ad una Italia desiderosa di rinascere; un evento che vuole attuarsi con tenacia e coraggio e, soprattutto, con fiducia in quanti hanno voglia di vivere insieme suggestioni sempre nuove, come quelle che, anno dopo anno, edizione dopo edizione, il FAI suggerisce.
Giornate di Primavera, inoltre, che sanno di Italia e italianità, grazie alla Targa ad esse conferita dal Presidente della Repubblica, segno che eventi come questo rappresentano un punto fermo della nostra identità nazionale.
Dal lavoro di ben 129 Delegazioni, Gruppi e numerosissimi volontari sparsi in tutto il Paese, scaturiscono queste nuove giornate, caratterizzate dall’apertura di ben 600 luoghi in 300 città e 19 Regioni.
E, proprio in pieno stile FAI, non possono mancare le novità, dettate da luoghi inediti, mai visti prima, poco conosciuti o dalla ristretta accessibilità che anche quest’anno, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti, saranno aperti ai visitatori.
La stessa unicità che accompagnerà il percorso “Locri dopo Locri: dalle soglie del Medioevo al XVI secolo” voluto dalla Delegazione della Locride e della Piana, guidata da Titty Curinga, composta da Daniela Circosta, Carmela Fonti, Antonella Ietto, Margherita Milanesio, Giacomo Oliva, Annalia Paravati, Renata Sansalone, Daria Sansotta, Luca Siciliano.
Le Giornate di Primavera avranno eccezionalmente inizio venerdì 14 maggio per gli iscritti al FAI.
In apertura a questa 29ª edizione, infatti, si consentirà la visione dell’eccezionale, anzi unico esemplare, Codice Romano Carratelli, che verrà esposto e illustrato presso la sala Consiliare del Comune di Locri da Teresa Saeli, Capo Delegazione FAI di Vibo Valentia, nonché da Giuseppe Macrì, esperto conoscitore del’opera.
L’antico codice, composto da 99 fogli acquerellati in folio e la cui datazione è stimata alla fine del ‘500, rappresenta ed illustra il problema della difesa della zona costiera nella Calabria Ultra attraverso la raffigurazione delle sue città fortificate, dei suoi castelli, delle sue torri e del suo territorio.
Si proseguirà, sabato 15 e domenica 16 maggio, direttamente ‘sul campo’, partendo dal Palatium di Quote S. Francesco, un complesso eccezionalmente conservato, considerato il monumento più significativo del periodo tardoantico (V-VII secolo d.C.), di cui facevano parte un edificio termale e un nucleo residenziale, forse articolato originariamente su due piani.
A breve distanza, in contrada Tribona, la torre di Palepoli, così definita nel passato perché costruita a ridosso dell’antica città (Palepoli) di Locri Epizephiri; il tutto nell’area del Comune di Portigliola.
La torre, dalla forma a cilindro, costruita molto probabilmente in età angioina, nel ‘500 ha svolto le funzioni di postazione di guardia costiera, rientrando nel piano delle costruzioni o riadattamento, come in questo caso, delle torri costiere per fronteggiare gli attacchi dei turchi e dei predoni.
Quello che avrà luogo, dunque, è un percorso di grande spessore storico-artistico, che permetterà ai visitatori di addentrarsi tra gli splendori locresi del Medioevo e del 1500 grazie all’apertura eccezionale di monumenti unici, manifestazione di come la vita della città antica di Locri riservi ancora molte sorprese sulle sue ultime fasi di vita e sull’organizzazione della costa nel XVI secolo.
Le Giornate Fai a Locri si concluderanno domenica 16 maggio presso il Palatium di Quote S. Francesco, che diventerà teatro di un concerto dal titolo ‘Metanoia’ della Banda della Città Metropolitana di Reggio Calabria, previsto per le ore 18:30 e patrocinato dal Comune di Portigliola.
In occasione delle GFP21, la Delegazione ringrazia Francesco Macrì e la Famiglia Martelli quali proprietari dei beni, rispettivamente Palatium e Torre di Pagliapoli; Teresa Saeli, che ci consentirà di visionare il Codice Carratelli, unitamente ai figli del compianto Avv. On. Domenico Romano Carratelli nonché l’Ing. Giuseppe Macrì, che illustrerà il Codice Romano Carratelli; si ringrazia, inoltre, il sindaco Rocco Luglio per la generosa disponibilità a ripulire e rendere fruibili i beni siti nel Comune di Portigliola nonchè il sindaco Giovanni Calabrese, che ci ospiterà all’interno della Sala Consiliare del Palazzo comunale locrese.
Un doveroso ringraziamento va espresso nei confronti di tutti i volontari FAI, anima delle giornate con la loro operosità e che per l’occasione faranno da guide, sapientemente formate da Margherita Milanesio e Giuseppe Hyeraci.
Infine, si ringraziano il delegato cultura Giacomo Oliva e il Prof. Vincenzo Naymo, che condurranno i visitatori presso la Torre Martelli, e la Banda della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che si esibirà gratuitamente al termine delle visite.