R. & P.
Con l’avvicinarsi del Congresso Metropolitano dopo la fase di commissariamento, i Giovani Democratici si preparano a tornare in campo dopo una fase segnata da profondi cambiamenti. In questi mesi, grazie al coordinamento commissariale targato Danisi siamo riusciti a mantenere dei punti di riferimento a livello metropolitano e a svolgere il nostro dovere nelle Città grazie all’abnegazione e allo spirito di servizio dei ragazzi e dei loro segretari. Ecco, oggi il PD sa che potrà contare su un ricambio generazionale già collaudato, viste le situazioni di scontro e le scissioni che hanno in parte riguardato anche la nostra organizzazione giovanile.
I circoli della Locride hanno fatto del loro meglio, puntando sull’unità e sul pluralismo delle idee, come dimostrato dall’aumento dei tesserati e soprattutto dall’assenza di fughe o abbandoni nell’area. Si è lavorato e si intende continuare a lavorare in piena sintonia, sperando che la Locride possa essere sempre meno periferia nel processo di rinnovamento e arricchimento delle classi dirigenti senza pero’ cadere nella trappola del protagonismo e dei “tronisti” che tanto hanno danneggiato il lavoro e l’immagine dei GD nel recente passato.
Perché in fondo fare politica vuol dire pensare al bene comune e non lasciare indietro nessuno. E noi Giovani Democratici abbiamo il dovere di spronare chi sta perdendo la fiducia, di rappresentare chi crede nei nostri valori, di confrontarci con chi ha idee diverse dalle nostre. E nella Locride, in particolare, dobbiamo farci sentire non solo per rimediare alle criticità come quelle della sanità, dell’ambiente e dei trasporti, ma anche per far conoscere le tante eccellenze che spesso passano in secondo piano.
Riuscire a cambiare le cose non sarà facile, ma uniti ce la possiamo fare. La “safety-car” sta rientrando ai box, è il momento della ripartenza.