di Lucina Albanese
SIDERNO- Come augurio festoso per l’anno che verrà possiamo iniziare a pensare ai nostri “giovani talenti”. Coltivare il talento non è una cosa facile, soprattutto quando viviamo avvolti da spirali di fumo, in ambienti dove si preferisce incentivare una certa grossolanità di spirito, ottimo terreno di coltura per ambizioni smisurate e senza alcuno scrupolo.
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Purtroppo o per fortuna, questo accade dovunque e accade soprattutto nei periodi di maggiore crisi sociale e politica. Il problema “economico” sta solo sullo sfondo e non credo nemmeno sia una “causa”, quanto piuttosto un effetto di scelte sconsiderate che ci hanno incanalato in una corsa sfrenata al “progresso” senza limiti e senza alcun tipo di preoccupazione per la qualità spirituale della vita.
In poche e semplici parole, sicuramente discutibili : il benessere e il progresso materiale possono diventare motori di civiltà e di sviluppo soltanto se, com’è nella loro natura, riescono a non lacerare le loro radici inscindibilmente avvinte all’universale eterno.
Opinione sicuramente discutibile, senz’altro, purché se ne “discuta”. Le diverse opinioni umane, i punti di vista differenti fanno un gran bene alla vita e allo sviluppo del pensiero umano, se ben esposti.
Ci insegnano che nessuno di noi può mettersi al centro del mondo e dell’universo, nessuno è “assoluto”, al di sopra degli altri e della storia; tutti ci stiamo dentro, avvinti e legati gli uni agli altri, forma gli uni per gli altri, espressione di una comune umanità in cammino nel tempo.
La “verità maiuscolata” ( come si esprime una delle tante scuole di filosofia del diritto, di matrice “calabrese” per questa volta – ved. Domenico Corradini ) non appartiene a nessuno, a nessuno può appartenere, considerata la sua natura di tessuto e radice, ontologicamente ben diversa dalla “res” oggetto di appropriazione, debita e indebita, di diritti soggettivi reali o di obbligazione.
NO ! Sta molto più in alto, vive molto più in alto di ciò che è visibile, oltre le stelle ( = “il cielo stellato sopra di noi” ) e al tempo stesso nutre, fin dalle origini, le radici antichissime della storia degli uomini e indirizza le azioni, le relazioni tra esseri umani lungo lo scorrere del tempo, dando forma, norma e sostanza alla loro umanità più profonda ed autentica ( = “la legge morale nel nostro cuore” ).
La “verità maiuscolata” per citare ancora la nostra fonte di filosofia del diritto, non appartiene ad alcun uomo o gruppo o setta o nazione o “comunità” di uomini.
Siamo tutti parte di una comune umanità che ci interroga e ci coinvolge ogni giorno in una storia comune. A ciascuno di noi, dentro ciascuno di noi si specchia, come dentro a un pozzo profondo, quella piccola parte della Verità che coinvolge la nostra storia, il nostro tempo, la nostra stessa persona come individualità cosciente.
Certamente è del tutto naturale che sorgano conflitti, tensioni, avversità, però è pure naturale che le capacità razionali che ci aiutano a gestire la vita, ci possono guidare con altrettanta naturalezza a gestire i conflitti che la vita comporta.
L’aspetto “economico” del talento non è certamente secondario o di poco conto, soprattutto ora, in special modo qui. In questo Mezzogiorno dove ancora i ragazzi migliori stentano a trovare un posto dignitoso in un contesto sociale sfilacciato e durissimo, il valore anche economico del loro talento ha un peso specifico notevolissimo.
Esistono ragazzi dei nostri che hanno ricevuto il dono di una creatività assolutamente dirompente che, però, non trova spazio tra di noi e che, magari, sono costretti a mendicare anche un pochino di visibilità tra persone che apprezzano poco la bellezza e molto il danaro.
Su, nei nostri borghi antichi ci sono donne che lavorano al telaio intessendo veri capolavori di luce e di colori e preziosissimi merletti all’uncinetto, però . . . Poi ci sono talenti imprevedibili di giovani mani che sanno lavorare i materiali più semplici ed apparentemente informi per ricavare veri e propri gioielli dal gusto inatteso, stupende manifatture inventate lì per lì da cose piccolissime e apparentemente insignificanti.
Non ci credete ? Provate a cercare sul sito www.misshobby.it le creazioni di Gilvina Kouloufoua – gcreazioni – Sono le creazioni di una giovane archeologa di questi nostri paesi che, nel tempo libero e in attesa di un lavoro adatto alla sua accuratissima formazione accademica, si diletta a inventare gioielli. Nascono così, come per magia dalle cose più semplici: lei fa “e vai !” con le mani e . . . VAI ! Provate a gustare la collezione natalizia, Vi assicuro che c’è da stupirsene.
Se poi sotto feste è rimasto ancora, a tenerci compagnia, un gran desiderio di dolcezza, proviamo a farci tentare dalle creazioni dolciarie di un giovane pasticcere che lavora qui proprio accanto a noi. Ha aperto un laboratorio di pasticceria sulla via Nazionale ( S.S. 106 ) uscendo da Siderno e andando in direzione nord, proprio dopo l’ultimo semaforo: si chiama Daniele Albanese e sicuramente in questo momento lo troverete a sfornar dolcezze e a colorarle con cura.
Troverete pasticcini, gelati, biscotti e . . . quando ho visitato per la prima volta il laboratorio, stava preparando un enorme babà tutto farcito di panna montata e con le decorazioni di coloratissime fragolone e frutti di bosco : una vera OPERA D’ ARTE !
E che dire ancora di Vincenzo Muià, attore – Attore ? Bravissimo anche come “stratega” oltre che “maieuta” e sceneggiatore, sicuramente oggi sarà diventato ancora più bravo e mi auguro che abbia trovato la strada giusta per far ascoltare anche fuori dalla nostra regione la voce profonda di questo sud che sembra aver smarrito le proprie radici.
E invece è PROPRIO OGGI che dobbiamo ricordarci chi siamo : l’uniformità e il conformismo della globalizzazione non spengano in noi i talenti esclusivi che la nostra terra così difficile da vivere e ri -conquistare, ci ha donato con una generosità veramente straordinaria ( = extra ordinem ).
Sono voci, colori, suoni, musica, armonia di tempi e generazioni che chiedono, ancora una volta, lo spazio di una vita per poter cantare e colorare il loro tempo.
Ricordiamo ai nostri ragazzi che il talento è un dono e anche se è difficile difenderlo e valorizzarlo, è lì che è custodito il nostro futuro : raccogliamo l’esclusività di questi doni e apriamo la pagina nuova della nostra storia – UN ANNO BUONO, FELICE E RICCO DI DONI PER TUTTI NOI.