di Redazione
REGGIO CALABRIA – Si chiama ”Sacro et profano” il nuovo progetto dell’artista della canzone calabrese Mimmo Cavallaro. Un doppio album che reinterpreta 31 canti tradizionali dal forte contenuto poetico e dal sound raffinato e moderno pur senza tradire l’ancestrale linguaggio originario. Cavallaro presenterà l’album con Francesco Loccisano e Andrea Simonetta, giovedì prossimo, 24 aprile, alle ore 21.30, al Teatro Cilea di Reggio Calabria, durante una serata ad ingresso gratuito. L’evento, realizzato con il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Reggio Calabria, è curato grazie alla collaborazione di Calabria Sona, di Cni Music e dell’Associazione Incontriamoci Sempre.
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L’artista sarà disponibile per un incontro di presentazione riservato alla stampa, moderato dal giornalista Stefano Perri, che si terrà sempre giovedì 24 aprile, alle ore 17:00, nel foyer del Teatro Cilea.
Mimmo Cavallaro è uno tra i più autorevoli interpreti della tradizione musicale calabrese. Nato e vissuto nell’area culturale di cui è portavoce, ha da sempre lavorato per approfondire aspetti e dettagli della cultura popolare della sua terra che, salvo alcune rare pubblicazioni, ad oggi risulta tramandata quasi esclusivamente per via orale.
Cavallaro ha condotto la sua ricerca attraverso “indagini sul campo”, registrando le voci degli ultimi testimoni diretti di quella realtà musicale e analizzando, con le stesse modalità di un musicologo, la varietà dei connotati stilistici che caratterizzano i diversi luoghi della Calabria.
Da puro interprete della tradizione popolare, Cavallaro ha cominciato dapprima a rielaborare linee melodiche e liriche pubblicando, nel 2009, l’album “Sona battenti”, prodotto con Taranta Power ed Eugenio Bennato. In seguito, ormai assimilato il linguaggio stilistico su cui ha indagato, ha fondato i Taranproject con i quali ha realizzato gli album “Hjuri di hjumari” nel 2011, “Rolica” nel 2012, e “Sonu” nel 2013, tre lavori di grande pregio prodotti assieme alla Compagnia Nuove Indye, casa discografica che ne ha consacrato il ruolo di principale cantautore popolare della Calabria.
Il percorso artistico ed umano di Mimmo Cavallaro non tarda ad arrivare al pubblico calabrese che ne viene inevitabilmente conquistato. La forza ipnotica e coinvolgente dei ritmi antichi rivive nella veste innovativa con cui i brani vengono elaborati e arrangiati. Spontaneamente nasce un movimento di folk revival con importanti connotati di carattere sociale che vede protagonisti musicisti, gruppi di musica popolare, liutai e scuole di strumenti e di balli tradizionali. Nascono festival, associazioni culturali e il mercato della musica calabrese si riorganizza e si rigenera attorno a questo fenomeno.
Cavallaro viene riconosciuto quale principale fautore del movimento, i nuovi gruppi emergenti scelgono il suo approccio stilistico come punto di riferimento, la “sua” musica calabrese (inizialmente relegata all’ambito locale) si affaccia credibilmente alla scena nazionale interessando media, piazze ed eventi di rilievo. Nel 2014, Mimmo Cavallaro decide di utilizzare il materiale raccolto negli anni e realizzare un nuovo progetto artistico che racchiude in sé i brani più significativi della sua ricerca, dividendoli in due categorie: quelli di carattere sacro (canti del Natale e canti Pasquali) e quelli di matrice laica (canzoni di amore, spartenza, sdegno ed episodi di vita quotidiana legati al mondo del lavoro). Ed è da questi presupposti che nasce l’ultima perla artistica di Cavallaro,”Sacro et profano”, che sarà presentato giovedi 24 aprile al Teatro ”Francesco Cilea” di Reggio Calabria.