di Carabinieri Gruppo di Locri
Palizzi Marina: a seguito dei recenti episodi di sangue, intensificati i servizi di controllo del territorio. 4 denunce in stato di libertà e 3 soggetti segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. Quanto operato a Palizzi Marina si va a sommare ai 2 arresti e alle 51 denunce complessive, di cui 27 tra denunce a piede libero e segnalazioni alla Prefettura per guida in stato d’ebbrezza, per guida sotto l’effetto di stupefacenti e per guida senza patente perché mai conseguita o revocata elevate dai Carabinieri del Gruppo di Locri nel fine settimana del decorso Ferragosto.
Nell’ambito delle attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri nell’ambito del piano nazionale e transazionale di contrasto alla criminalità denominato “focus ‘ndrangheta” e della pianificazione coordinata dei servizi realizzata sulla scorta delle politiche di controllo del territorio implementate sotto la direzione generale del Prefetto di Reggio Calabria, dottor Claudio Sammartino, è stata posta un’attenzione particolare al Comune di Palizzi, dove nelle passate settimane due episodi di estrema violenza ne hanno evidenziato l’esigenza di una più incisiva presenza dello Stato e nel cui territorio, nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno:
-deferito in stato di libertà:
⋅per furto aggravato di energia elettrica una 42enne e un 78enne, entrambi di Palizzi Marina, per aver allacciato abusivamente alla linea elettrica dell’ENEL – mediante un by-pass di fili sottoposto a sequestro – il contatore di uno stabile ubicato in quella frazione Pietrapennata, del quale i prevenuti sono rispettivamente il proprietario e l’utilizzatore;
⋅per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere:
.. un commerciante indiano, 43enne, regolare sul territorio nazionale, il quale, sottoposto a controllo in pieno centro abitato di Palizzi Marina, è stato trovato in possesso di un bastone in legno (tra l’altro intarsiato) del tipo sfollagente, nella circostanza sottoposto a sequestro, della lunghezza complessiva di 46 cm, occultato sotto il sedile anteriore lato passeggero e il cui possesso egli ha giustificato, adducendo non meglio specificate esigenze di “autodifesa”;
.. un 49enne della vicina Bova Marina, sorpreso circolare per Palizzi Marina in possesso di un’ascia, occultata nel bagagliaio dell’automezzo da lui condotto, nonché di due coltelli, della lunghezza complessiva rispettivamente di 18 e 16 cm, di cui 7 e 6 di lama, rinvenuti, a seguito di perquisizione personale, nelle tasche dei pantaloni. Il tutto è stato sottoposto a sequestro;
⋅per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, un 37enne disoccupato del luogo, trovato all’interno di un locale d’intrattenimento del posto in possesso di 10 grammi di cocaina, confezionati in due involucri di cellophane, occultati nella tasca dei jeans indossati;
-segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria quali assuntori di sostanze stupefacenti:
⋅un 26enne di Roma, in vacanza a Palizzi, poiché, mentre si trovava anch’egli in un locale d’intrattenimento del posto, è stato sorpreso detenere all’interno del pacchetto di sigarette di cui era in possesso uno spinello contenente marijuana;
⋅un autotrasportatore 41enne marocchino, sorpreso con indosso un grammo di marjuana custodita in un involucro di cellophane che occultava nella tasca posteriore dei pantaloni;
⋅un disoccupato 29enne, sempre di origine marocchine, trovato in possesso di 2 grammi di marjuana occultati nel cruscotto della propria autovettura.
Il possesso di sostanza stupefacente per uso personale, come si è già visto, non è reato ma è sanzionato in via amministrativa, cioè con la sospensione o il divieto di ottenere uno o più documenti fra patente/patentino di guida, porto d’armi, passaporto e carta d’identità a fini di espatrio, permesso di soggiorno per gli stranieri. La durata della sanzione può durare per un periodo da due mesi a un anno, se si tratta delle cosiddette droghe pesanti, e per un periodo da uno a tre mesi, se si tratta di droghe leggere. Nel caso in cui la persona, al momento dell’accertamento abbia la disponibilità immediata di un veicolo a motore (cioè stia guidando all’atto del controllo) la norma prevede il ritiro immediato della patente per 30 giorni a prescindere dalla sussistenza o meno del reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In caso di recidiva, in pratica in caso di altra segnalazione anche a distanza di anni, è prevista la sospensione della patente fino a 3 anni (del passaporto o del porto d’armi fino a 1 anno). Conseguentemente la Motorizzazione Civile, prima di restituire la patente, chiede alla persona segnalata di recarsi periodicamente davanti alla Commissione Medica Locale, che verifica se la persona sia in possesso dei requisiti psico-fisici necessari per l’idoneità alla guida. Si tratta di una procedura costosa e che potrà durare anche diversi anni. In sostanza, il consumatore segnalato alla Motorizzazione deve sottoporsi a proprie spese ad una serie di esami che dimostrino il non uso di stupefacenti. Il tipo di esami richiesti per verificare il consumo di sostanze stupefacenti non è uguale in tutte le Commissioni, la maggior parte richiede il controllo delle urine da ripetersi per tre volte in un mese (una volta a settimana), altre richiedono l’esame del capello. Se gli esami risultano negativi alle sostanze stupefacenti in tutti i controlli previsti, la Commissione Medica Provinciale concede il nulla osta e dopo il periodo stabilito dalla sanzione viene resa la patente. La Commissione Medica Provinciale non concederà però il nulla osta fino a quando non avrà accertato che non vi è consumo (in caso venisse accertato l’uso di droga la sospensione si allunga oltre la sanzione). La patente viene peraltro rinnovata però solo per 1 anno allo scadere del quale ci si dovrà sottoporre nuovamente degli esami per riconfermare l’idoneità; solo superando anche tali esami, la patente verrà resa per 10 anni. Un’ultima annotazione: se dall’uso di droga deriva pericolo per la sicurezza pubblica, l’interessato che risulti già condannato in sede penale, anche non definitivamente, potrà subire ulteriori pesanti restrizioni quali, per esempio, l’obbligo di dimora, il divieto di frequentare locali pubblici … etc. …